A fine gennaio a Troina il summit dei borghi più belli di Sicilia

I Borghi più Belli d’Italia in Sicilia presentano i loro programmi per il 2024. Il vicepresidente nazionale dei Borghi più Belli d’Italia, Pippo Simone, ha incontrato la Commissione Straordinaria che attualmente sostituisce l’amministrazione locale e composta dal viceprefetto Maria Salerno, dal viceprefetto aggiunto Fulvio Alagna, dal funzionario economico finanziario Mirella Portaro. L’incontro, chiesto dal vicepresidente nazionale Pippo Simone, è servito a focalizzare il ruolo di Castiglione nel circuito dei Borghi, l’importanza di appartenere a questa associazione nazionale che raggruppa ormai oltre 300 comuni in tutta la penisola e ben 24 in Sicilia, e ha illustrare i programmi per il 2024 per quanto riguarda i comuni siciliani associati. L’incontro è servito anche a confrontarsi su problematiche di carattere generale che interessano soprattutto i piccoli comuni, come lo spopolamento, la chiusura di plessi scolastici ed uffici vari, le condizioni della rete viaria.

Pippo Simone ha illustrato gli obiettivi anche dell’Associazione Temporanea di Scopo costituita tra i borghi siciliani e che a fine gennaio li vedrà riuniti a Troina (En), peraltro in questa fase impegnata a rivedere il nuovo statuto e a chiedere un provvedimento normativo alla Regione che fissi in modo stabile un contributo annuale ai comuni certificati tra “I Borghi più Belli d’Italia” e i relativi criteri di ripartizione, contributo che di fatto in questi ultimi anni c’è stato come una sorta di “premialità” annuale.

La Commissione ha preso atto delle proposte giunte dalla vicepresidenza nazionale, riconoscendo il ruolo del circuito dei Borghi e assicurando l’interesse a valutare ogni proposta che giungerà per coinvolgere Castiglione di Sicilia. Durante la riunione sono stati evidenziati anche le potenzialità di Castiglione per quanto riguarda il turismo, attraverso l’analisi dei flussi turistici, delle iniziative in corso o in programma in tale direzione, sia come Commissione Straordinaria che di altre istituzioni locali come la Parrocchia che di recente ha istituito il Museo Parrocchiale Diffuso attraverso un itinerario che tocca ben 4 chiese.

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