A Siracusa tassa soggiorno a sorpresa e in B&B come in un 3 stelle

Va bene la tassa di soggiorno a Siracusa. Ma c'è una pecca, anzi più di una. Il Comitato "Per Siracusa"  lamenta infatti l'eccessiva fretta con cui l'amministrazione comunale ha deciso di introdurre il balzello con cui i turisti che pernottano a Siracusa devono pagare da 1 euro a 2,5 euro al giorno. Ma non solo. "La tassa di soggiorno – sottolinea Gianluca Interlandi, responsabile Settore Turismo del Comitato "Per Siracusa" – in linea di principio è giusta. Esiste in altre città, sia in Italia che all'estero.  Date però la situazione economica contingente  e la posizione di polo turistico d'attrazione di Siracusa ancora da consolidare , non è opportuna in questo momento.  Inoltre – prosegue Interlandi – si è notata una mancanza di concertazione nello studio e nell'attuazione della tassa. Se da un lato il Comune ha voluto ascoltare i pareri degli albergatori, ha però ignorato quello dei proprietari di strutture extralberghiere  molto più numerose. Saltano agli occhi alcuni errori tecnici come quello di far pagare ad un B&B tre stelle la stessa cifra di un hotel tre stelle e di farla pagare per 4 notti quando la media del soggiorno in città si attesta sulle 3 notti.  Ciò disincentiva, di fatto, l'allungamento del soggiorno dei turisti. Peggio ancora si può correre il rischio  che i turisti scelgano di pernottare in una città vicina per visitare Siracusa in giornata. Trovo infine sbagliata – conclude – l'introduzione della tassa nel mese di dicembre semplicemente per far cassa in tempi brevi. Era piu' corretto programmare il tutto per l'avvio della nuova  stagione  consentendo alle strutture ricettive l'adeguamento dei listini  gestendo nel migliore dei modi le prenotazioni  gia' ricevute. A questo punto auguriamoci che i soldi ricavati siano realmente investiti per il miglioramento dei servizi e dell'offerta turistica".

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