Adv e TO contro improvviso aumento ticket al Teatro di Taormina

Ancora una volta le associazioni di categoria dei tour operator e delle agenzie di viaggi lamentano l’improvviso aumento, a stagione in corso, dei prezzi del biglietto di ingresso del sito del Parco Archeologico di Naxos e Taormina.

In un documento condiviso inviato ai vertici del Parco Archeologico e agli assessori regionali di Turismo e Cultura, Elvira Amata e Francesco Paolo Scarpinato, Fiavet Sicilia, Assoviaggi Sicilia e la Sezione turismo e nautica di Sicindustria Palermo sottolineano come “una modifica in aumento delle politiche di pricing per l’accesso al sito senza un congruo anticipo, genera un danno grave nei confronti non solo delle agenzie di viaggio e dei tour operator che hanno strutturato la vendita dei propri pacchetti di viaggio almeno 12 mesi prima prendendo a riferimento un preciso piano dei costi, ma anche nei confronti dell’immagine della destinazione”.

“Siamo certi – prosegue la lettera – che si possano assumere le giuste determinazioni al fine di evitare che l’aumento dei biglietti di ingresso possa tradursi in un costo che dovrà essere interamente sostenuto dall’intermediario dell’offerta turistica.
Pertanto si auspica che tali aumenti dei biglietti possano entrare a regime a partire dal marzo 2024, così da garantire il giusto pre-anticipo che consentirebbe al mondo delle agenzie e tour operator di adeguare per tempo le proposte dell’offerta della destinazione Sicilia.

Sarebbe opportuno qualora l’aumento dovesse essere inevitabile e improvviso concedere deroghe ad agenzie di viaggio e tour operator non tenendo conto dell’aumento del prezzo Ci auguriamo che quanto sta evidenziando questo caso e quanto stiamo richiedendo possa essere adottato su tutti i biglietti di ingresso in tutti i siti siciliani.Si palesa inoltre, che laddove in occasione di particolari eventi quali mostre o servizi aggiuntivi sia necessario richiedere un extra price, questo non venga caricato sul ticket di ingresso del sito ma venga richiesto a parte cosi da non incidere sulle tariffe previgenti”, conclude la missiva.

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