Allarme delle guide: settore in recessione, servono subito aiuti

Il riconoscimento dello stato di crisi ma anche una dura lotta all’abusivismo, il riordino della normativa sulle professioni turistiche, l’assegnazione di un reddito di sopravvivenza di mille euro al mese fino a marzo 2021 oltre che una riduzione considerevole dei carichi contributivi. Sono le richieste contenute nella lettera aperta firmata da Anna Maria Alaimo e Giovanni Masaniello a nome di Federguide – Federazione delle Associazioni Guide Turistiche Siciliane e inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella; alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati; al presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico; al presidente del consiglio Giuseppe Conte; al ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini; alla sottosegretaria al Mibact Lorenza Bonaccorsi; all’assessore al Turismo della Regione Siciliana Manlio Messina; all’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana Alberto Samonà.

“La pandemia da Covid-19 – si legge nel documento – ha determinato una crisi senza precedenti nel turismo. Per quanto attiene alla martoriata categoria delle Guide Turistiche, le misure governative hanno sinora previsto pochi ristori che, pur rivelandosi fondamentali per la sussistenza, sono stati universalmente riconosciuti come del tutto insufficienti. La Fase 2 ha (in via del tutto teorica) riaperto la possibilità alle guide di tornare al lavoro. Tuttavia, in mancanza dei flussi turistici provenienti dall’estero – in drammatico calo per ovvi motivi di contenimento della pandemia – di fatto le guide sono senza lavoro.
In una situazione di crisi di tale portata, la categoria delle Guide Turistiche chiede con forza una maggiore sensibilità da parte delle istituzioni tutte nonché il riconoscimento dello stato di crisi.
1. In quanto partite iva, a parziale sostegno dei ricavi mancati, è fondamentale una riduzione considerevole dei carichi contributivi; riteniamo opportuno ridurre il peso della tassazione dal 15% al 5% per i forfettari e gli ordinari e per le nuove partite iva al 2%. Inoltre, gli importi vanno rateizzati da giugno 2022, senza mora nè sanzione alcuna e zero acconto 2020 per i codici ATECO 799020. Contestualmente si chiede la possibilità di saldare con piccole rate mensili da giugno 2022, senza mora né sanzioni e senza acconto 2020 la contribuzione INPS 2019.
2. Considerando il drastico calo di fatturato, ampiamente documentabile da ciascun professionista del settore, a fronte di un’intera stagione lavorativa perduta, sia per il Lockdown imposto doverosamente per contenere la pandemia, sia per il mancato arrivo del turismo estero, facendo riferimento alle misure adottate in sostegno dei ceti più deboli di questo Paese (Reddito di Cittadinanza, REI), ritenendo che una Guida Turistica detentrice di Partita Iva non abbia altra fonte di sostentamento che il proprio lavoro; chiediamo con forza l’assegnazione di un Reddito di sopravvivenza fino a marzo 2021: crediamo che tale beneficio economico possa ragionevolmente tradursi nella cifra mensile di 1000 euro per ogni Guida Turistica che potrà dichiarare di avere fatturato nel corrente anno 2020 non più di 1/3 del 2019.
3. Chiediamo una maggiore e più attenta vigilanza sui concessionari dei servizi aggiuntivi, le imprese che operano all’interno dei siti monumentali, archeologici e culturali.
4. Auspichiamo vivamente l’avvio di un processo di regolamentazione del “volontariato” nel settore dei beni culturali. Va garantito il rispetto dei ruoli tra professionisti (Guide Turistiche) e volontari.
5. Chiediamo che l’esercizio abusivo della professione di Guida Turistica venga duramente sanzionato al pari di qualsiasi altro esercizio abusivo di una professione.
6. Stigmatizziamo il fenomeno di sleale concorrenza noto come “Freetour”. Crediamo che tale attività leda non soltanto la professionalità delle Guide Turistiche abilitate ma si possa e si debba configurare come attività ad altissimo rischio di evasione fiscale.
7. Pensiamo che sia corretto per tutti determinare con serietà e rigore la “temporaneità” e “occasionalità” delle guide turistiche UE che – di fatto – operano per 8/10 mesi ininterrottamente in Italia, configurando ancora una volta l’ipotesi di concorrenza sleale nei confronti della categoria.
8. Infine riteniamo improcrastinabile il riordino della normativa nazionale che regolamenti in modo uniforme le professioni turistiche e soprattutto quella di Guida Turistica”.

 

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