Concierge meno vintage e più smart, la sfida delle Chiavi d’Oro FAIPA

Garantire al turista un’esperienza unica e indimenticabile è un’arte riservata a pochi e, alle volte, ha poco a che fare con il lavoro, e moltissimo con la passione ardente. Questa è la missione degli addetti all’accoglienza e alla conciergerie: concludere il turno di lavoro avendo spuntato tutte le attività e gli eventi da organizzare per la gioia del turista e la, non meno importante, soddisfazione personale. Ecco perchè la formazione di nuovi receptionist e concierge è uno degli step da non sottovalutare e, in vari casi, da svecchiare. Ed è questo uno degli impegni prefissati dalle Chiavi d’Oro FAIPA.

Le Chiavi d’Oro FAIPA sono una realtà giovane e ben radicata nel tessuto alberghiero di cui è presidente Santi Roggio, che ha iniziato la sua carriera come concierge nello storico San Domenico Palace mentre oggi è Head Concierge al Grand Hotel Timeo di Taormina. Con la sua esperienza e il suo spirito giovane e propositivo, conta di dar vita a un modo di essere concierge e receptionist meno vintage, e più smart, pur sempre mantenendo la professionalità che contraddistingue gli oltre 15 soci di tutta la Sicilia. Non a caso, la federazione è impegnata in particolar modo sulla formazione degli associati e degli studenti degli istituti alberghieri. In tal senso ha firmato una convenzione con l’PSSOEA Karol Wojtyla di Catania per realizzare corsi di formazione e professionalizzazione a titolo gratuito.

“Con la mancanza della terza area – spiega Roggio – i ragazzi che studiano negli istituti alberghieri non ricevono la giusta preparazione che gli permetta di entrare facilmente nel mondo del lavoro. Inoltre la nostra associazione vuole puntare nuovamente i riflettori su un ruolo fondamentale nell’hotellerie di lusso, il concierge, figura professionale sempre più diffile da trovare in Italia”.

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