Scoppia la polemica sulla proposta di un Patto d'Area contro la crisi turistica nei comuni della zona jonica. Il Comitato Esecutivo dell'Ebrts ha diffuso infatti una nota con cui ha deciso di stoppare l'iniziativa congiuntamente proposta e firmata dalle segreterie provinciali dei sindacati Fisascat Cisl, Filcams Cgil, e Uiltucs-Uil insieme a Confcommercio di Messina, Lega Cooperative di Messina e l'Ente Bilaterale del Terziario della Provincia di Messina.
"In riferimento al documento titolato ‘Accordo per la Costituzione del Patto d'Area dei Comuni della zona jonica della Provincia di Messina per i settori del terziario, turismo e servizi della Provincia di Messina', inviato ai sindaci – si legge nella nota – si precisa quanto segue. Evidenziamo il massimo rispetto e l'attenzione ai problemi scaturenti dalla crisi che investe pienamente i settori, che per le reciproche competenze le partiti rappresentano, e sui cui si riservano la più ampia facoltà d'intervento e di iniziativa.
Le organizzazioni firmatarie della presente nota, ovvero Federalberghi Uras-Sicilia, Fipe Sicilia, Faita Sicilia, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, rappresentano la propria contrarietà di metodo e di merito del richiamato accordo, e diffidano quanti a cui è stato sottoposto ad attribuirlo alle parti sociali qui rappresentate, che rassegnano inoltre l'invito a non sottoscriverlo. Si evidenzia inoltre – conclude il documento – il mancato coinvolgimento delle scriventi, nella veste di organizzazioni titolate a tale iniziativa e si ribadisce l'assoluta estraneità delle parti firmatarie della presente nota a tale iniziativa".
Dunque, l'Ebrts richiama i rappresentanti provinciali, "sconfessandoli" nell'iniziativa che era stata proposta ai Comuni dell'hinterland jonico il Patto d'Area. Secondo l'Ente Bilaterale Siciliano la questione andrebbe discussa, in sostanza, in ambito regionale.
La proposta formulata dalle componenti "messinesi" si era articolata su una bozza di protocollo d'intesa – inviata il 3 gennaio scorso ai Comuni – sui settori del terziario, il turismo i servizi e con un accordo ipotizzato sino al 31 dicembre 2014.