Nuova tegola per i passeggeri coinvolti nel fallimento Wind Jet tanto che ora Federconsumatori sollecita l’istituzione di un fondo di garanzia per le vittime del fallimento delle compagnie aeree. Secondo Federconsumatori, sembra ormai a rischio il pagamento delle ultime tre rate annuali di rimborso, peraltro bassissimo e dilazionato in 5 anni.
“Non sono ancora terminate le vicissitudini per le persone rimaste coinvolte nel concordato Wind Jet – si legge in una nota dell’associazione – la cui esecuzione sembra messa in pericolo dalla recente iscrizione di Antonino Pulvirenti nel registro degli indagati del Tribunale di Catania per bancarotta fraudolenta relativa alla gestione societaria di Wind Jet SpA e alla holding del Gruppo, di cui fanno parte la Sp.A Calcio Catania e la SpA Finaria. Ricordiamo che Pulvirenti si era impegnato, fino ad un massimo di 14.200 mln di euro circa, tramite la società Finaria a garantire nel caso in cui ci fossero stati problemi, il rimborso dei creditori chirografari, quantificato in poco meno di 14 mln di euro.
A tutto ciò si deve aggiungere che non saranno più erogate a Wind Jet le quote di emissione europea (Ets) erogate dal 2013, poiché la cessazione dell’attività risale al 2012: viene così a mancare buona parte delle entrate che erano state preventivate.
Insomma, se già il concordato era stato denunciato come una beffa da Federconsumatori, perché ai passeggeri riconosceva un misero 5%, peraltro versato in cinque rate annuali, a questa oggi se ne aggiunge un’altra. Solo la prima di queste infatti è stata pagata regolarmente, mentre la seconda sembra essere stata erogata solo in parte, mentre addirittura il pagamento delle altre tre viene seriamente messo in discussione da queste ultime vicende.
Federconsumatori, che aveva raccolto moltissime deleghe per votare negativamente alla proposta di concordato preventivo all’adunanza dei creditori, mentre valuta nel caso di WindJet l’opportunità di costituirsi parte civile nei processi penali che saranno instaurati, richiama ancora una volta l’attenzione del ministro Franceschini e del sottosegretario con la delega al turismo perché al più presto si attivi un Fondo di garanzia per le vittime del fallimento dei vettori aerei”.