Incendio scalo Catania, dopo un anno ancora si aspettano i rimborsi

A distanza di un anno, era il 16 luglio 2023 quando scoppiò l’incendio all’aeroporto Fontanarossa di Catania causando disservizi a migliaia di passeggeri in vacanza, ancora rimborsi e risarcimenti risultano “non pervenuti”.

A lanciare l’allarme è Confconsumatori secondo cui oggi, si rende sempre più necessaria una riapertura dei termini per la presentazione delle istanze a cui moltissimi passeggeri non hanno potuto accedere anche per i tempi ristretti (solo 28 giorni) per la presentazione. Si pone anche la questione di aumentare la dotazione iniziale di 15 milioni di euro che potrebbero non essere più sufficienti perché il fondo è andato a coprire i danni subiti non solo dai viaggiatori ma anche dalle imprese, turistiche e non.

Anche in presenza di una circostanza eccezionale come l’incendio, l’associazione ricorda che le compagnie aeree hanno l’obbligo di riproteggere i passeggeri con altro volo in caso di cancellazione (o rimborsare il prezzo del biglietto pagato) e di prestare l’assistenza, sia per le cancellazioni che per i ritardi. Si tratta di obblighi previsti dal Regolamento comunitario n. 261/2004: se le compagnie non hanno provveduto, dovranno rimborsare ai passeggeri i costi sostenuti. Molti passeggeri, poi, sono stati riprotetti su altri aeroporti siciliani sia in partenza che in arrivo e sono stati costretti a farsi carico autonomamente delle relative spese di trasferimento. Sempre in virtù del Regolamento comunitario n. 261/2004 qualora una città o regione sia servita da più aeroporti ed un vettore aereo operativo offra a un passeggero l’imbarco su un volo per un aeroporto di destinazione diverso da quello prenotato dal passeggero, le spese di trasferimento del passeggero dall’aeroporto di arrivo all’aeroporto per il quale era stata effettuata la prenotazione o ad un’altra destinazione vicina, concordata con il passeggero, sono a carico del vettore aereo operativo.

Per quanto riguarda un eventuale resposnabilità extracontrattuale della società di gestione dell’aeroporto, deve ancora essere depositata la relazione da parte dei periti nominati dalla Procura, quindi allo stato non è possibile fare nessuna previsione. Tuttavia, se dovesse emergere una colpa della società di gestione per il verificarsi dell’evento, tra le altre possibilità si può ipotizzare una responsabilità extracontrattuale. In tal caso, i passeggeri potrebbero chiedere alla stessa società di gestione il risarcimento dei danni subìti.

“A un anno di distanza dall’evento – affermano Marco Festelli, presidente di Confconsumatori, e Carmelo Calì, vice presidente e responsabile Trasporti e turismo dell’associazione – purtroppo i passeggeri sono sempre abbandonati a se stessi come avvenuto nei giorni immediatamente successivi all’incendio. A questo punto si apre una nuova fase e, con la stessa responsabilità avuta in quella precedente, inizieremo ad intraprendere tutte le strade necessarie e opportune affinché rimborsi e risarcimenti vengano riconosciuti non solo a parole”.

I passeggeri che necessitano di informazioni e assistenza possono contattare lo Sportello del turista di Confconsumatori all’indirizzo sportelloturista@confconsumatori.it, oppure rivolgersi ai presidi territoriali (i contatti di tutti gli sportelli sono disponibili cliccando qui).

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