Nasce “Filiera Turismo Siciliano”, il primo aggregatore di agenzie di viaggi, tour operator, commerciali Sicilia, e tutti gli altri attori della filiera che vorranno supportare lo scopo, un comitato che accoglie TUTTI i rappresentanti del turismo siciliano per la prima volta nella storia.
E’ quanto si legge in una nota, non firmata, giunta alla nostra redazione in cui si legge anche: “in questo momento la FILIERA TURISTICA SICILIANA si è trovata preda di incertezze, dimenticanze da parte delle Istituzioni e desiderio di far sentire la sua voce come una, unica e forte, per far conoscere la nostra condizione e il nostro disagio.
La nascita di tanti piccoli aggregatori sulle piattaforme social e di messaggistica, nei quali ci siamo ritrovati, confrontati e riconosciuti, ci ha accompagnati sino ad oggi, rendendoci riconoscibili tra noi e creando uno spirito di filiera sinora inedito per intenti ed estensione.
Il tempo è dunque maturo per evolvere in una voce unica, che accolga tutti gli aggregatori con tutte le loro peculiarità e che ci possa portare in modo efficace a rappresentarci in tutti i luoghi utili reali e virtuali. Per non snaturare le scelte di tutti noi e per non turbare gli equilibri su cui abbiamo fondato le premesse della volontà di aggregarsi, abbiamo dialogato tra noi e scelto di proporci come comitato spontaneo, regolarmente costituito ed abile ad accogliere chi vorrà sostenerci per chiedere ciò che ci spetta in tema di supporto alle imprese: fondo perduto, supporto alle spese di affitto e stipendi, intervento sulle imposte, oltre alle altre necessità più stringenti. La peculiarità del Comitato è quella di essere una libera aggregazione di cittadini con uno scopo comune e senza limiti di appoggio da parte di istituzioni pubbliche e private.
Allo scopo di coordinarci ed esprimerci in piazza con questa nuova identità la manifestazione del 4 giugno è posposta per avere tempo di strutturare questo momento in modo che sia perfettamente somigliante a noi”.
Una dichiarazione di intenti a cui replica il presidente di Fiavet Sicilia Giuseppe Ciminnisi, “i governanti non dovrebbero inserire tutti questi comitati spontanei nei tavoli tecnici, dove invece dovrebbero sedere soltanto le categorie regolarmente costituite e riconosciute. Il poco o tanto ottenuto finora non è arrivato perchè sono nati questi comitati spontanei ma perchè le organizzazioni (che loro non riconoscono) se ne sono fatte carico.