Province abolite,Unionturismo teme per distretti

Per Fisanotti, la grande riforma potrebbe rivelarsi nel tempo una sconfitta istituzionale

La Sicilia dice addio alle Province. Con 51 voti favorevoli, 22 contrari e un astenuto – si legeg in una nota di Unionturismo – è stata approvata una legge di due articoli con la quale le nove province siciliane vengono subito abolite, commissariate e sostituite entro il 31 dicembre 2013 da un numero ancora indefinito di Consorzi e di Comuni. Si parla di un risparmio di 10milioni di euro mentre inizia il lungo cammino della transizione ai futuri Consorzi di funzioni, compiti, competenze, personale a costi non ancora precisati ma stimati intorno ai 50milioni di euro: un percorso che si vuole breve ma che potrà durare qualche anno.
"Di questo passo – sottolinea Gianfranco Fisanotti, presidente Unionturismo – forse verranno aboliti anche i distretti turistici siciliani creando non poca incertezza sulla reale capacità di migliorare davvero l'accoglienza, l'informazione e la promozione della Sicilia. Quella che viene esaltata come una grande ‘riforma' potrebbe rivelarsi nel tempo una sconfitta istituzionale per la scarsità di un vero respiro funzionale e perché il risparmio finale è modesto mentre il trasferimento appare molto costoso".

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