Si è appena concluso il IV Dialogo EuroMediterraneo sulla Rotta dei Fenici, l’appuntamento annuale dell’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa che quest’anno si è tenuto in Sicilia. Durante i tre giorni del suo svolgimento i circa 40 delegati dei partner della Rotta dei Fenici, provenienti da Libano, Tunisia, Francia, Territori Palestinesi, Spagna, Israele, Malta e Italia, hanno programmato le attività annuali per sviluppare l’Itinerario e le sue attività culturali e sociali legate alla crescita dei territori interessati. Ma il Dialogo ha ospitato anche le delegazioni degli altri itinerari riconosciuti dal Consiglio d’Europa che aderiscono alla rete “Culture Routes Europe”, guidata dall’Istituto Europeo Itinerari Culturali. Questa sorta di club di itinerari, promossa dalla stessa Rotta dei Fenici insieme alla Via Francigena (altro itinerario lanciato dall’Italia), dall’Itinerario sul Patrimonio Andalus, dall’Itinerario francese St. Martin de Tour, allo scopo di far conoscere gli itinerari e le loro attività, si è riunito proprio a Palazzo dei Normanni, simbolo del ruolo svolto dalla Sicilia nella storia dell’Europa e del Mediterraneo. Nel corso della riunione sono stati ammessi alla rete l’Itinerario Europeo sul Patrimonio Ebraico e l’Iter Vitis – Itinerario del Paesaggio Viticolo in Europa che ha sede principale in Sicilia, a Sambuca.
La Rotta dei Fenici sarà presentata come modello di itinerario archeologico innovativo alla IV Conferenza Internazionale del Turismo Archeologico che si terrà in Perù la prossima settimana, per proporlo agli Stati sudamericani e al VII Congresso di Studi Fenicio-Punici che si terrà in novembre in Tunisia. In Italia, la Consulta Nazionale degli Itinerari Culturali domani si occuperà della Rotta dei Fenici per valutare gli interventi da realizzare.