"Ricondurre il costo della Tares alla vecchia Tarsu senza dimenticare di assimilare gli alberghi alle civili abitazioni, come è stato più volte acclarato da sentenze emesse da commissioni tributarie e dai tribunali civili su più gradi". Lo ha detto il presidente della sezione Alberghi e Turismo di Confindustria Siracusa, Maurizio Garofalo, ascoltato dalla Commissione Bilancio del Comune di Siracusa in merito al nuovo regolamento sulla Tares.
Garofalo ha sottolineato l'opportunità di prevedere alcuni miglioramenti relativi alla parte di quota variabile della Tares. "Per il suo abbattimento – sostiene Garofalo – si potrebbe pensare a ‘industrializzare' il processo di smaltimento dei rifiuti prodotto da un albergo con un insieme di azioni atte a trasformare in risorsa tali rifiuti. Ciò potrebbe essere realizzato mediante isole ecologiche ad esclusivo servizio della propria attività. Con apposite apparecchiature potrebbero realizzarsi le seguenti azioni: raccolta differenziata della plastica, alluminio, vetro, carta, umido e raccolta indifferenziata. Lo smaltimento di tutti questi materiali avverrebbe tramite ditta esterna specializzata. L'unica soluzione per le nostre attività alberghiere – ha concluso il presidente degli albergatori di Confindustria – è quella di rivedere con più attenzione il piano di sgravi massimo attuabile sulla base delle effettive superfici che possono generare rifiuti. Inutile dire che ci sentiamo gravati da un sistema impositivo comunale che pesa in maniera sempre più ‘ingombrante' sui nostri malconci bilanci e che alla luce dell'aumento della Iva, dell'Imu, dei costi di energia, ci sentiamo spremuti oltre ogni limite".