Venerdì nella città di Gela farà ritorno l'antico cratere laconico. Sarà Gaetano Armao, assessore Regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, a consegnare il reperto risalente alla fine del VII-inizio del VI sec. a.c. alla città di Gela e al suo museo archeologico. Il vaso, attribuito dall'archeologo Conrad Stibbe al ‘Pittore della caccia', è stato sequestrato in Svizzera nell'ambito dell'operazione Andromeda, e successivamente esposto a Roma all'interno del Colosseo insieme ad altri prestigiosi reperti. La scorsa settimana ha fatto parte del lotto di cimeli recuperati dalle forze dell'ordine ed esposti al museo Salinas nel contesto della manifestazione ‘Notti preziose'. "Il governo regionale – ha affermato Armao – ha scommesso sulla valorizzazione dei beni culturali. È lo strumento di attrazione turistica più efficace: la leva in grado di generare, dalla storia e dalla cultura, sviluppo economico e di garantire il riscatto della Sicilia dal giogo della mafia. Ritengo che la riconsegna del cratere laconico a Gela – ha concluso – rappresenti la raffigurazione del processo virtuoso che proprio attraverso i beni culturali, sottrae risorse e credibilità alla criminalità, generando sviluppo e visibilità per la nostra terra".