L'ex chiesa di san Mattia ai Crociferi diventa nuovo fulcro teatrale e culturale di Palermo. Il sito che si trova in via Torremuzza, nel quartiere Kalsa, ospiterà gli spettacoli dell'artista siciliano Mimmo Cuticchio. Un monumento, l'ex chiesa di San Mattia, che nel corso dei secoli ha visuuto varie vite ed è stato perfino una caserma dei vigili del fuoco. Ma adesso la chiesa è rinata e ha trovato la sua identità e la sua destinazione anche grazie a 290 mila euro di fondi che fanno parte di un finanziamento di circa 1 milione e mezzo erogato da Arcus per conto del ministero dei Beni culturali. Soldi che sono serviti a finanziare i lavori di restyling che hanno permesso al monumento che si appresta a diventare un teatro, di accogliere circa 200 persone. Un luogo storico d'innovazione. Non solo per l'installazione delle tribune telescopiche. Ma anche perché mostrerà la parte ‘sperimentale' dell'ultraquarantennale lavoro di Mimmo Cuticchio. "Non mi piace chiamare teatro questo posto – afferma Cuticchio – è un luogo in cui allestire i miei spettacoli, qua entrerà il poeta, il narratore che si relazionerà con il pubblico. Il teatro lo faranno gli spettatori. In futuro vorrei realizzare uno spettacolo sul brigantaggio e in questa occasione il posto si trasformerà in una sala da ballo dove far danzare il pubblico".
Ci sono voluti circa due anni per restituire l'ex chiesa alla città. Ma oggi il sindaco Leoluca Orlando è soddisfatto "per l'avvio delle attività culturali e teatrali nel rinnovato spazio all'interno dell'ex chiesa di san Mattia che contribuisce anche ad una migliore riqualificazione del territorio in cui si trova la struttura".
"Un altro spazio viene definitivamente restituito alla città, dopo l'apertura provvisoria avvenuta nel corso delle feste di fine anno – ha sottolineato l'assessore alla Cultura Francesco Giambrone – si tratta di uno spazio importante, all'interno del quale Mimmo Cuticchio, uno dei più grandi artisti internazionali, presenta un progetto sulla narrazione che parte dal cunto e che declina la narrazione in tutte le sue forme contemporanee, contribuendo così in maniera determinante a segnare una nuova identità del luogo".