Agrigento, allarme degrado nella casa-museo di Pirandello

Persiane con il legno marcio, mensole in ferro che sostengono i balconi arrugginite, crepe sparse per quasi l’intera struttura, sterpaglie nel cortile. E ancora: manca la segnaletica per guidare turisti e visitatori, non ci sono distributori d’acqua né altri servizi aggiuntivi e spesso non c’è la carta igienica nel bagno, realizzato in una struttura in muratura all’esterno. Ecco come si presenta ai turisti la casa-museo di Luigi Pirandello in contrada ‘Kaos’, al confine tra Agrigento e Porto Empedocle.

Collegata alla Biblioteca pirandelliana gestita dalla Regione siciliana, la casa-museo dello scrittore, un edificio del Settecento danneggiato da un esplosione e restaurato nel 1952, sembra abbandonata al suo destino. L’ultima manutenzione è stata fatta ben 15 anni fa.

“Non ci sono fondi”, spiega Gabriella Costantino, dirigente da qualche mese a interim della casa-museo, oltre che della Biblioteca pirandelliana, che aggiunge: “ho appena scritto al dipartimento Beni culturali per avere le risorse da destinare a interventi di somma urgenza”.   

Intanto, per celebrare l’anniversario della nascita (28 giugno del 1867) e quello della morte (10 dicembre del 1936) di Pirandello, Costantino ha predisposto un programma di eventi, con un costo stimato di appena 13 mila euro. “Una cifra modesta, eppure non so ancora se mi accorderanno la spesa”, dice.   

I proventi dei biglietti (4 euro) vanno alla Regione, una quota poi al comune di Agrigento, col quale la dirigente è in attesa di firmare la convenzione per potere avere assegnati almeno una parte dei ticket da reinvestire nella struttura. 

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