“Una giornata storica per Agrigento e per i beni culturali della nostra Isola”. Così il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha commentato la consegna dei lavori di consolidamento della collina su cui sorge il Duomo di Agrigento nel corso della conferenza stampa tenutasi nei locali dell’Ufficio del Genio civile di Agrigento. L’obiettivo è quello della stabilizzazione del pendio dopo i numerosi interventi strutturali adottati nei secoli e che non hanno mai contrastato con efficacia il costante processo deformativo che ha interessato il Duomo e l’intera area diocesana della città dei Templi.
“Rafforzare e mettere in piena sicurezza il versante su cui si staglia il Duomo, rimasto chiuso per otto anni – ha aggiunto il governatore Musumeci – vuol dire soprattutto mitigare il rischio e preservare il recupero di quelle strutture già compromesse e che sono state sanate con un primo intervento del costo di circa ottocentomila euro. Quello che parte oggi è quello conclusivo perché mette a riparo il tempio sacro della città, restituendolo in piena sicurezza ai fedeli”.
“L’area – spiega Maurizio Croce, direttore della Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico – si è sempre contraddistinta per una forte instabilità a causa di un’ampia fessura che interessa il Duomo e che si estende fino alla chiesa di Sant’Alfonso e in direzione del Museo Diocesano e proprio per questo sarà necessario il disgaggio di ammassi, oltre a misure di tipo idraulico con la realizzazione di fossi e canalette che convoglieranno le acque piovane. Per il consolidamento vero e proprio verranno utilizzati micropali e tiranti su cinque quote differenti”.