Un nuovo allestimento per il teatro greco di Siracusa per conservare il monumento, valorizzandolo, e consentirne l’agibilità, in totale sicurezza, in occasioni delle rappresentazioni classiche. A pochi giorni dal debutto del 53esimo ciclo di rappresentazioni classiche, sono state presentate le soluzioni tecniche innovative che puntano alla salvaguardia del monumento, che risale al V secolo a.C., garantendo sicurezza per le decine di migliaia di spettatori che ogni anno scelgono Siracusa.
La novità riguarda la cavea bassa: la protezione lascia scoperto il fronte dei gradoni e sulla seduta una riproduzione fotografica delle pietre riduce l’impatto visivo dell’allestimento per lasciare così respirare il monumento. Ridotto anche l’impatto delle strutture di supporto di impianto audiovideo con una sola torre faro centrale e due postazioni incastonate nelle pietre ai lati del palco. La nuova progettazione scenografica ha permesso di lasciare a vista l’anello esterno dell’orchestra, quello più vicino al pubblico. Il professor Gianmarco de Felice, docente di tecnica delle costruzioni all’università Roma tre, ha scartato le soluzioni già proposte in diversi siti archeologici: obiettivo era proteggere e al tempo stesso consentire l’areazione della pietra. “Lavoriamo per gradi – ha detto de Felice – mettendo a punto le soluzioni migliori. La pietra deve essere conservata, quindi al di sotto di queste tavole ci deve essere circolazione d’aria, una condizione ideale di microclima, gli appoggi devono essere rispettosi del monumento”. Utilizzati tutti materiali naturali: legno, sabbia, tessuto non tessuto.
Il commissario straordinario della Fondazione Inda, Pier Francesco Pinelli, ha evidenziato la necessità di coniugare tutela e valorizzazione durante gli spettacoli classici, ribadendo l’importanza del monumento soprattutto rispetto a siti come Arena di Verona e Taormina: “questa copertura costa molto di più dell’altra, ma utilizzandola negli anni il costo sarà ammortizzato”.