Antico codice ripescato in mare in mostra Mazara del Vallo

Un codice risalente al 1700, realizzato in pelle di animale marino, composto da 40 fogli di formato oblungo, è esposto a Mazara del Vallo. Il reperto, adesso opportunamente restaurato, era stato ripescato in mare nel 2009 a circa 60 miglia da Pantelleria, in un fondale profondo 450 metri, dall’equipaggio del peschereccio mazarese Capitan Ciccio, lo stesso che recuperò il Satiro danzante. Alcuni dei fogli che fanno parte del documento sono assemblati in unico blocco piegato a soffietto, ma non riportano alcuna traccia di scrittura.

Il codice è realizzato con la pelle di un pesce presente nei mari del Sud America; il materiale, nonostante il trascorrere dei secoli, si è ben conservato e la pelle grezza forse era pronta per essere lavorata e quindi assemblata in questo modo per un migliore stoccaggio nel trasporto. In Francia, nella metà del 1700, era utilizzata per il rivestimento di oggetti come astucci di orologi o trousse da viaggio. Il codice sarà visionabile al museo diocesano mazarese fino al 30 ottobre, per poi essere esposto all’aeroporto di Palermo.

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