Il Museo Archimede e Leonardo di Siracusa, attivo dal 2012, si rinnova. E apre le porte alla stagione estiva con un nuovo progetto che prevede l’esposizione di veri e propri modelli meccanici in cedro del Libano, realmente interattivi. La diffusione della cultura ecologica ha portato Maria Gabriella Capizzi e il suo team di progettisti a utilizzare legname non solo esclusivamente Made In Italy ma soprattutto di recupero nei luoghi più disparati, dove gli alberi sono stati riacquistati da abbattimenti di piante instabili e pericolanti.
Il legno è quindi stato lavorato con prodotti ad acqua nonché vernici ecologiche e naturali a basso impatto ambientale, prive di sostanze volatili, nocive e irritanti. La sperimentazione e le tecnologie applicate, grazie all’affiancamento del gruppo di ricerca Artesmechanicae, hanno esaltato le potenzialità costruttive del materiale ligneo. Il cedro del Libano utilizzato per la costruzione dei modelli sembra così aver già trovato il suo habitat naturale all’interno dell’ex convento del Ritiro, in via Mirabella, luogo storico e affascinante, in uno dei vicoli più antichi dell’isola di Ortigia.
“Ogni modello – commenta la fondatrice del Museo, Maria Gabriella Capizzi – è da considerarsi un pezzo unico perché è realizzato interamente a mano, con una ricercatezza tattile senza eguali, ottenuta con accurate lavorazioni. Qualità vuol dire emozione, un valore sempre più apprezzato nel nostro settore. Profumi di sottobosco e cedro, dunque, riapriranno le porte del Museo Archimede e Leonardo, che dedica e focalizza la sua attenzione sul genio archimedeo. La Manus ferrea, la Leva, la Catapulta, la Vite idraulica saranno infatti soltanto alcune delle invenzioni esposte, in quello che sarà un percorso museografico multilingue, con un confronto simmetrico tra le scoperte dedicate agli studi matematici e ingegneristico-scientifici dei due talentuosi inventori”.
Un racconto interpretato dal genio archimedeo, che riporterà il pubblico indietro nel tempo. Dal III secolo a.C. al periodo del Rinascimento, in cui visse Leonardo. Una straordinaria opportunità per chi vuole approfondire la conoscenza, curiosare tra i meccanismi, oppure sperimentare, toccare ed esplorare.
Un’opportunità davvero per chiunque dato che il Museo, che ha confermato il protocollo d’intesa con l’associazione “Sicilia turismo per tutti”, prevede percorsi tattili riservati ai non vedenti, dove verrà consentito di toccare le opere in mostra, e visite speciali, coordinate da un tour con traduzioni in Lis (Lingua dei segni italiana). Un Museo per tutti e non solo per certi tipi di disabilità, dalla sindrome di Down all’autismo, ma anche per i cosiddetti normodotati i quali, attraverso un approccio semplice, possono abbattere i propri limiti e aprirsi a un diverso modo di vivere l’arte e la scienza. E per arricchire l’offerta, ecco anche un laboratorio dedicato alle famiglie, un’occasione impareggiabile per conciliare apprendimento, sperimentazione e attività educative.