Boom per musei e siti archeologici ma a Palermo monumenti restano chiusi

Sono cresciuti del 15% gli incassi dei musei siciliano nei primi 6 mesi del 2016, con ricavi passati da 8,5 a 9,8 milioni. A renderlo noto sono i dati sul turismo diffusi fa da Palazzo d’Orléans. A crescere maggiormente sono i siti a pagamento. Secondo l’assessorato al Turismo la crescita è dovuta ai timori legati al terrorismo, che dirottano verso una meta ritenuta più sicura come la Sicilia le tante gite scolastiche in passato dirette in Francia o in Germania.

Degna di nota la perfomance della Valle dei Templi, che pur non essendo il monumento più gettonato (la il titolo lo detiene il Teatro antico di Taormina) è quello che cresce di più: i biglietti sono aumentati del 40%, con una performance che porta l’area archeologica agrigentina a superare la Neapolis di Siracusa al secondo posto fra le destinazioni più richieste.

Taormina, Agrigento, la Neapolis e la Villa del Casale di Piazza Armerina da soli valgono 7,2 milioni di incassi, oltre il 70% del totale. A Palermo, o meglio nella sua provincia, spicca invece il Duomo di Monreale, visitato da quasi 100 mila persone in 6i mesi, con un incasso di 388 mila euro.

A fare da contraltare però sono monumenti aperti e visitati in occasione delle ‘Vie dei tesori’ che tornano off limits per il resto dell’anno. Tra i motivi della chiusura c’è la mancanza di personale e il mancato inserimento nei circuiti turistici. Tra questi spicca il caso della Palazzina cinese, denunciato da La Repubblica, chiusa da giovedì scorso per mancanza di servizi igienici per il personale e per i visitatori.

Chiusa anche la chiesa di Santa Caterina di piazza Bellini, riaperta dopo 3 anni con ‘Le vie dei tesori’. La Curia, infatti, non ha personale per tenere aperte le numerose chiese del centro storico e quando non trova l’ausilio dei volontari delle associazioni che si fanno avanti, è costretta a sbarrare l’accesso.

Da novembre non saranno più visitabili anche la chiesa dell’Angelo custode in via dei Carrettieri, la chiesa dei Santissimi Quaranta Martiri alla Guilla nella piazza omonima, la chiesa di Santa Maria di Porto Salvo in corso Vittorio Emanuele. Torneranno chiusi anche alcuni spazi dell’amministrazione comunale come Porta Felice, il rifugio antiaereo di Palazzo delle Aquile, la Gipsoteca di Palazzo Ziino e il Miqweh.

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