Ampliare il sito arabo normanno dell’Unesco ad altri monumenti che magari hanno tutte le qualità per entrare nel percorso, ma non sono ancora nelle condizioni di garantire un’apertura e uno stato adeguati.
Tra tutti monumenti arabo-normanni esistenti, nell’ambito della candidatura Unesco ne sono stati selezionati nove che preservano le componenti architettoniche e decorative originali e che, proprio perché oggetto di particolari attenzioni, si presentano in un buono stato di conservazione. Ma la lista dell’Unesco non è un luogo chiuso e guarda di certo con attenzione agli altri monumenti che ambiscono ad essere inseriti nel sito seriale, se ce ne fossero le condizioni.
Il primo monumento su cui si posano gli occhi dell’Unesco è il Castello a Mare: con gli interventi necessari, avrebbe tutto il diritto ad entrare nella lista.
Nell’ambito di Palermo capitale Italiana della Cultura 2018, domani, giovedì 29 marzo, dalle 16 all’Oratorio SS. Elena e Costantino è in programma il seminario su “Accrescere le potenzialità del sito UNESCO arabo normanno” che punta lo sguardo innanzitutto sul Castello a Mare, e poi sulla Cuba, il Castello di Maredolce con il Parco della Favara; la chiesa di Santa Maria della Maddalena e la Magione. Ma anche la Cuba Soprana e la piccola Cuba di Villa Napoli; la cappella di Santa Maria l’Incoronata; la chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi; la chiesa di Santo Spirito, Santa Caterina la Vetere, poi i qanat e i bagni di Cefalà Diana.
Al seminario – dopo i saluti istituzionali del sindaco, Leoluca Orlando, nella sua qualità di presidente del Comitato di Pilotaggio, e di Vincenzo Leone, vice Governatore dei Lions Distretto 108Yb Sicilia, che collaborano all’organizzazione del seminario – interverranno: Maria Andaloro (Università delle Tuscia), Maurizio Carta (Università di Palermo), la sovrintendente Lina Bellanca, l’assessore comunale alla Cultura, Andrea Cusumano; Maria Elena Volpes, dirigente Generale dell’assessorato regionale ai Beni Culturali; l’ex sovrintendente Giuseppe Lo Iacono, Patrizia Monterosso, a capo della Fondazione Federico II, Francesca Spatafora, direttore del Polo archeologico di Palermo. Parteciperanno: Giuseppe Barbera (Università di Palermo), padre Giuseppe Bucaro, direzione dei Beni Culturali della Curia, Adriana CHIRCO di Italia Nostra, Renato Coroneo, segretario generale AdSP, Giuseppe Ingrassia (Università di Palermo), Renata Prescia di Salvare Palermo, Licia Romano (Comune di Palermo), Sebastiano Tusa, sovrintendente del Mare e Gianfranco Zanna, Legambiente. Coordinano il seminario, Aurelio Angelini, direttore della Fondazione UNESCO Sicilia e Francesco Montemagno, delegato Lions del Governatore.