Interventi di restauro e, in qualche caso, di ampliamento degli spazi museali sono stati avviati nelle cattedrali di Palermo, Monreale e Cefalù, che fanno parte dell’itinerario arabo-normanno dell’Unesco. Le opere progettate e finanziate sono state presentate durante il workshop di Cefalù sui siti Unesco dalla sovrintendente ai Beni culturali di Palermo, Lina Bellanca. I lavori comporteranno una spesa di oltre 6,7 milioni di euro. Due milioni serviranno per il consolidamento del tetto della navata centrale e delle cupole della cattedrale di Palermo. Il 13 maggio sarà inoltre aperto nella zona dell’abside il nuovo percorso espositivo del tesoro della cattedrale. C’è stato un ampliamento e un riallestimento dei pezzi, dei paramenti e degli oggetti preziosi.
A Monreale partiranno interventi di restauro per i mosaici, la copertura nella navata centrale, il chiostro dei benedettini e il campanile meridionale. I lavori costeranno 2,5 milioni.
Altri 2,7 milioni saranno impegnati per interventi esterni e per il restauro dei mosaici della cattedrale di Cefalù. Il progetto ha incontrato difficoltà procedurali ma ora è stato sbloccato con la separazione degli interventi esterni dal restauro dei mosaici. Intanto la Curia di Cefalù ha aperto al pubblico le due torri che fanno parte di un itinerario comprendente anche il museo e il chiostro.
Inoltre, sempre nel corso del convegno, è emersa l’intenzione di dare vita a una rete tra i sette siti Unesco presenti in Sicilia. Occorre un’organizzazione strutturale, un vero “sistema” in grado di rispondere alle richieste di un turismo che cerca anche servizi, mobilità fruibile e qualità dell’accoglienza, hanno avvertito tecnici, studiosi, operatori culturali che per due giorni si sono confrontati a Cefalù attorno a quest’idea.