Torna oggi interamente aperto al pubblico, dopo dieci anni, il Museo archeologico di Centuripe, nell’ennese. Si sono conclusi, infatti, i lavori di ristrutturazione necessari per mettere in sicurezza due piani della struttura. Ampliata anche la collezione esposta, che racconta la storia millenaria della città dell’entroterra siciliano, le cui origini sono nel Neolitico e che vanta una stagione di particolare importanza storico-artistica nell’epoca imperiale romana.
Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra l’assessorato regionale dei Beni culturali, il Parco archeologico di Catania e della Valle dell’Aci (di cui il Museo fa parte) e il Comune.
Oltre alla bellissima Testa di Augusto, in prestito a Centuripe dal Museo Paolo Orsi di Siracusa fino al 2026 e considerata dagli storici il più bel ritratto ritrovato in Sicilia dell’imperatore, saranno esposti anche i busti di due suoi familiari e altri numerosi pezzi di epoca romana, del I e del II secolo dopo Cristo, provenienti dai depositi del Museo, dove erano stati conservati per mancanza di spazio nei luoghi dell’allestimento.
Ad arricchire la collezione anche alcuni tipici esemplari di vasi centuripini, una produzione di ceramica propria della città siciliana, caratterizzati dai decori in rilievo con pittura policroma in cui prevalgono le sfumature del giallo e del rosa.
“Riaprire dopo 10 anni totalmente il museo – sottolinea l’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Paolo Scarpinato, che sarà presente all’inaugurazione – è un altro obiettivo che l’assessorato regionale si era preposto e che volge a compimento. Il museo è un fiore all’occhiello dell’offerta culturale siciliana che meritava la giusta attenzione. Si tratta infatti di un museo unico in Sicilia sia per l’alto valore delle opere che custodisce sia perché è uno dei rari casi in cui le collezioni provengono esclusivamente da scavi e ritrovamenti locali a testimonianza del valore archeologico dell’antica Kentoripa”.
“Sono molto contento – aggiunge il sindaco di Centuripe Salvatore La Spina – perchè questo risultato è il frutto di una seria e costruttiva collaborazione tra gli enti”.
Il Museo sarà aperto al pubblico da domani, sabato 8 giugno, tutti i giorni dalle 9 alle 19.