Dea di Morgantina occasione perduta? la ricetta di Rutelli

“Quando ricevetti la cittadinanza onoraria della Città di Aidone per avere ottenuto la restituzione all’Italia della scultura della Dea di Morgantina, chiesi pubblicamente alle istituzioni regionali di mantenere gli impegni a migliorare le capacità infrastrutturali, organizzative, di accoglienza e promozione dell’area”. Lo dice Francesco Rutelli che, all’epoca della restituzione della statua da parte del Getty Museum di Malibu, era ministro dei Beni culturali.

E’ da questa osservazione che nasce il Rapporto sulla valorizzazione dell’area di Piazza Armerina e Morgantina “Cuore antico della Sicilia”. Lo studio, redatto proprio da Francesco Rutelli, è stato promosso dalla Fondazione Sicilia e verrà presentato dallo stesso autore venerdì 13 marzo, che illustrerà punto per punto, la sua “ricetta” per lo sviluppo turistico del territorio di Enna, ricco di importanti testimonianze storico-culturali.

Insieme all’autore sul tavolo dei relatori ci saranno: Giovanni Puglisi, presidente della Fondazione Sicilia, che ha curato la prefazione del Rapporto; Antonio Purpura, assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana; Cleo Li Calzi, assessore regionale al Turismo dell’Isola; Cataldo Salerno, presidente dell’Università Kore di Enna.

Partendo dalle potenzialità dell’ennese, il Rapporto analizza criticità e problemi emergenti, sottolineando nuove prospettive ed opportunità attraverso l’esplicazione di cinque precise proposte. Secondo Rutelli, “dal punto di vista del turismo culturale, la sfida per questo territorio era ed è nel cercare di sfuggire al destino del ‘mordi e fuggi’, con poche ore di visita, concentrate nella Villa del Casale, scivolando via indifferenti alle attrattive di questo “Cuore antico della Sicilia”, che riflette l’antichissima potenza agricola impersonata dal mito di Demetra (Persefone), con una concentrazione di bellezze tanto antiche quanto singolari”.

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