Entro novembre restyling dei siti archeologici siciliani

Al via il programma di pulizia e manutenzione grazie ad accordo tra Beni culturali e Azienda Foreste

Novembre è il mese dedicato a pulizia e manutenzione dei siti archeologici siciliani. Sono stati infatti prorogati di dieci giorni gli interventi per la pulizia annuale e per la prevenzione antincendio alla Villa romana del Casale e a Morgantina, mentre partiranno oggi le operazioni sui siti della provincia di Ragusa – si parte con Cava d'Ispica, e subito dopo Camarina e Caucana – e dei parchi archeologici di Trapani.
Nei prossimi giorni, invece, dopo una riunione tra i responsabili dell'assessorato ai Beni culturali e del Corpo forestale regionale, saranno individuati i siti su cui effettuare gli interventi in provincia di Agrigento. Nelle altre province, la programmazione per la manutenzione partirà entro metà novembre.
E' il risultato della collaborazione tra i Beni culturali e l'Azienda delle Foreste per la tutela e la pulizia annuale delle aree monumentali e archeologiche siciliane.
"Sono alcuni tra gli interventi – dice l'assessore ai Beni culturali, Amleto Trigilio – che abbiamo predisposto per mantenere il decoro e garantire la sicurezza nei nostri siti. E' un segnale importante che dimostra l'impegno della Regione per assicurare la fruibilità dei beni culturali, nonostante le gravi difficoltà che incontriamo a causa delle poche risorse economiche a nostra disposizione per questo settore".
In provincia di Palermo, per i beni assegnati alla Soprintendenza per i Beni culturali, sono stati scelti le Catacombe paleocristiane di Villagrazia di Carini, la Rocca di Entella a Contessa Entellina, monte Maranfusa a Roccamena, la Montagnola di Marineo, Ustica, e a Palermo Villa Bonanno, piazza Sett'Angeli, piazza XIII Vittime, il Castello a mare, il Castello San Pietro, lo scavo della Zisa, Villa Napoli, San Giovanni degli Eremiti, Villa Raffo e il Castello di Maredolce. A breve al via i lavori anche nei parchi archeologici di Solunto e nelle aree archeologiche di Santa Flavia e dei comuni limitrofi; al parco archeologico-industriale e al museo della zolfara di Lercara Friddi; al parco archeologico di Himera e a quello dello Iato e delle aree archeologiche di San Giuseppe Iato.

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