Expo Shanghai, 300 mila visitatori a mostra archeologica siciliana

E la Cina guarda con curiosità al nuovo strumento ‘Qr code’ utilizzato dall’assessorato

"Quasi 300 mila visitatori alla Mostra di Shanghai in 6 giorni (la metà di quelli ospitati in un anno nel Parco della Valle dei Templi di Agrigento) organizzata dall'assessorato dei Beni culturali in Cina in occasione dell'Expo. E i media cinesi non hanno mancato di sottolineare l'innovativa tecnologia collegata all'esposizione, di cui la Sicilia, tra le regioni italiane presenti alla rassegna universale, aveva l'esclusiva. Si tratta del "Qr code" un sistema che, attraverso un codice ottico, apposto all'ingresso dello stand permetteva di collegarsi, da un semplice telefonino, ed ottenere tutte le informazioni sui reperti e le iniziative esposte (i siti Unesco siciliani, l'impresa culturale di Padre Intorcetta) in tre lingue (italiano, inglese e cinese), nonché collegarsi al sito dell'assessorato ed alla pagina dedicata dallo stesso su facebook (www.siciliaculturamobile.com). Adesso, conclusa l'esperienza cinese, gli argenti di Morgantina torneranno definitivamente ad Aidone al museo archeologico, mentre la phiale di Caltavuturo verrà collocata, come promesso dall'assessore Gaetano Armao, nell'Antiquarium di Imera. Inoltre, a ottobre, sempre in Cina, si svolgerà una grande fiera della ceramica e delle maioliche alla quale, sempre grazie alla collaborazione instaurata fra la Regione siciliana e l'istituto di Cultura italiana in Cina, parteciperanno molti artisti ed artigiani ceramisti siciliani.

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