Un incendio, di probabile origine dolosa, ha colpito il Parco archeologico di Eloro ma grazie alla tempestività dei vigili del fuoco si è riusciti a contenere i danni. E così sono andate in fumo solo sterpaglie. Sterpaglie che da anni hanno quasi completamente sepolto il complesso monumentale tra cui i resti delle mura urbane del santuario dedicato a Demetra e Kore. Da tempo infatti nell'area archeologica manca il servizio di manutenzione e pulizia e spesso il cancello d'ingresso è chiuso. Le grate in ferro che le circoscrivono sono arrugginite e divelte e non esiste alcun cartello con la denominazione dello scavo e l'annessa ricostruzione storica.
Dopo l'incidente, però, l'assessore regionale ai Beni culturali, Amleto Trigilio, intende ripristinare il sito. "Il nostro obiettivo è riuscire a non avere mai più un altro caso Eloro – afferma – siamo convinti infatti che sia indispensabile assicurare il pieno controllo dei nostri tesori monumentali e ambientali ed in tal senso la recente intesa che affida la manutenzione ordinaria dei siti archeologici ai lavoratori della Forestale, rappresenta un elemento strategico di quella che vogliamo sia una nuova stagione della fruizione dei beni culturali siciliani. Il passo compiuto nelle scorse settimane con l'intesa che coinvolge ben quattro assessorati – conclude – punta, una volta a regime, a garantire interventi puntuali e regolari che ci consentiranno di evitare inaccettabili situazioni di ‘ordinario' abbandono di intere aree archeologiche ed altri siti a causa delle endemiche carenze economiche".