Firmato l’accordo per la valorizzazione della Fiumara d’arte

Può partire la valorizzazione della Fiumara d’Arte, a cominciare dal progetto di riqualificazione dell’intero percorso. Un accordo in tal senso è stato firmato dall’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà, dal mecenate Antonio Presti e dai rappresentanti dei comuni di Mistretta (comune capofila), Castel di Lucio, Motta d’Affermo, Pettineo, Reitano e Tusa.

“Dopo un lungo periodo di stasi caratterizzato da indagini per infiltrazioni mafiose al comune capofila – spiega Alberto Samonà – questo accordo manifesta la volontà del governo regionale di sostenere le comunità locali e le istituzioni coinvolte nel progetto di riqualificazione dell’area interessata, in una ripartenza ispirata alla legalità. Bellezza e legalità costituiscono le due condizioni necessarie affinché la Fiumara d’Arte, con tutto il carico iconico e massmediatico che ha, possa generare sviluppo economico e culturale nel comprensorio dei Nebrodi. Attraverso la Fiumara d’Arte, peraltro, si pone un ulteriore tassello nella valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea che come assessorato intendiamo realizzare anche attraverso la valorizzazione del Polo museale di Palazzo Riso a Palermo”.

La Fondazione “Fiumara d’arte”, promossa dal mecenate Antonio Presti, dal 1983 ha prodotto la realizzazione di dieci opere d’arte contemporanea, affidate ad artisti di fama internazionale. Le opere, spesso difficilmente raggiungibili o visitabili, rischiano di vanificare il potere di generare economia per i territori su cui insistono. “Oggi – precisa Presti – si apre un nuovo capitolo nella storia della Fiumara d’arte che, sono certo, ci porterà lontano”.

Un primo atto dell’accordo sarà la gestione di un finanziamento di quasi due milioni di euro sulla programmazione “Fondo per lo Sviluppo e la Coesione” per la realizzazione del progetto di “Valorizzazione del patrimonio nebroideo contemporaneo – Fiumara d’Arte”. L’obiettivo è agevolare la fruizione, attraverso opere di bonifica complessiva dei luoghi dove trovano accoglienza le opere d’arte, interventi di infrastrutturazione leggera delle aree intorno alle grandi sculture, sistemi di illuminazione segna passo, abbattimento delle barriere per i diversamente abili, sistemazione dei piani di calpestio, pavimentazione dei percorsi di approccio ai monumenti. Gli altri interventi riguardano la chiesa di San Nicola a Pettineo, già da qualche decennio destinata ad ospitare manifestazioni di carattere teatrale e l’Oratorio di San Filippo Neri a Motta d’Affermo, con gli attigui magazzini da convertire in laboratori per la manipolazione della terracotta e la realizzazione di manufatti scultorei in ceramica.

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