Franceschini: Palermo ancora più attrattiva con Manifesta

“Palermo è di per sé una capitale nel cuore del Mediterraneo, una città che è riuscita a conquistare una centralità nuova grazie alla crescita nei settori della cultura e del turismo. Sono certo che un’offerta culturale di qualità, come quella di Manifesta 12 insieme alle tante iniziative legate al titolo di Capitale italiana della Cultura 2018, renderà Palermo e la Sicilia ancora più vitali e attrattive agli occhi del mondo”. Lo ha detto il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini alla conferenza stampa di presentazione di Manifesta 12 a Roma.

Per la direttrice Hedwig Fijen “le biennali dovrebbero rappresentare più della somma di una serie di mostre e il valore aggiunto di Manifesta 12 è il fatto che il programma della biennale si svolge nella città di Palermo, dove si articolano importanti fenomeni geopolitici, sociali ed ecologici del nostro tempo. Per Manifesta 12, Palermo rappresenta le profonde complessità che tutto il mondo sta affrontando. Speriamo che Manifesta 12 crei nuove prospettive in termini di eredità materiale e immateriale per il futuro della città”.

Per il sindaco Leoluca Orlando, “Palermo assume sempre più il ruolo di modello culturale, ove la cultura è intesa nel suo essere l’elemento caratterizzante di un popolo e del suo relazionarsi con gli altri popoli. A Palermo la coesistenza, è storicamente prassi e quotidianità, non più e non solo progetto. Non è un caso che Manifesta 12 sia parte integrante e fondamentale della programmazione legata a Palermo Capitale della Cultura Italiana, Capitale, come noi amiamo dire, “delle culture” la cui coesistenza, il cui dialogo e arricchimento reciproco hanno trovato nella nostra città terreno fertile e fruttuoso”.

Infine, Andrea Cusumano, assessore alla Cultura del capoluogo siciliano, ha sottolineato che “grazie al suo essere evento diffuso, partecipato e coinvolgente, Manifesta 12 sarà una grande occasione per incidere profondamente nel tessuto sociale, nelle relazioni fra le diverse aree città e fra i cittadini, divenendo quindi un ulteriore tassello per fare di Palermo una capitale culturale non solo italiana ma europea”.

 

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