Dopo aver riportato alla luce il relitto di una nave greco-arcaica, custodita per 2.500 anni nei fondali di Gela, la città siciliana torna a proporsi come tappa archeologica di primo piano in Sicilia. Intanto con la riapertura dell’emporio greco di Bosco Littorio con la nuova imponente opera di copertura realizzata grazie ai finanziamenti del Por Sicilia. Nel sito sono presenti strutture arcaiche in mattoni crudi risalenti alla fine del VI secolo a.C., in eccezionale stato di conservazione che, per la tipologia e per l’ubicazione a ridosso del litorale, sono riferibili ad un impianto di tipo commerciale, con funzione di raccolta e vendita delle merci. Venerdì 29, poi, verrà riaperta anche l’area con le poderose mura di fortificazione di Capo Soprano, a seguito dell’opera di musealizzazione compiuta dalla Soprintendenza. Le fortificazioni, databili al IV sec. a.C. furono scoperte nel 1948 e scavate tra il 1950 e il 1954, e oggi, per dimensioni e stato di conservazione, non hanno confronti con nessun altro monumento greco. Durante la stagione estiva i due siti ospiteranno diversi eventi culturali.