Saranno otto i beni culturali della città di Catania che saranno aperti al pubblico in occasione della XXIV Giornata di Primavera, organizzata dalla delegazione cittadina del Fai (Fondo Ambiente Italiano), in programma sabato 19 e domenica 20 marzo. Dalle 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30, rilasciando un contributo libero, sarà possibile accedere al Teatro Greco-Romano, alle Terme della Rotonda e dell’Indirizzo, al Pozzo di Gammazita, al Conservatorio “Vincenzo Bellini”, all’Istituto per Ciechi “Ardizzone Gioeni” e – in esclusiva per i soci Fai – al Palazzo del Toscano e a Casa Mendola, atelier dello scultore Carmelo Mendola, che fu autore della nota fontana dei Malavoglia in Piazza Verga. Saranno oltre 600 gli “Apprendisti Ciceroni”, cioè i giovani studenti che illustreranno ai visitatori gli aspetti storico-artistici dei monumenti.
“Apriremo luoghi spesso inaccessibili – ha commentato il capodelegazione Fai Catania Antonella Mandalà – perché è un’occasione per sentirsi parte di una collettività che si riconosce nella cultura e nell’arte del nostro Paese”.
Il programma della “due giorni” è ricco anche di eventi collaterali: “Grazie alla disponibilità degli studenti del Conservatorio – ha aggiunto il suo direttore Carmelo Giudice – gli ospiti potranno, non solo godere della bellezza del luogo, ma assistere a continue esibizioni musicali all’interno dell’appena restaurata Ex Cappella, oggi Auditorium”.
Mentre l’assessore comunale ai Saperi e alla Bellezza condivisa Orazio Licandro ha annunciato che “sabato sera alcuni musei saranno aperti fino a mezzanotte. Inoltre promuoveremo un suggestivo concerto di campane, e un importante concerto al Teatro Massimo Bellini dedicato a Caravaggio e accompagnato dall’esposizione del prezioso dipinto recentemente restaurato proprio dal Fai, la seicentesca “Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi” di Paolo Geraci”.
Il direttore del Museo regionale interdisciplinare di Catania Orazio Micali ha sottolineato «il costante impegno per allargare la fruizione dell’ex Parco archeologico e per garantire un’offerta culturale sempre più ampia. In questa direzione l’azione di squadra, come quella che si concretizza con il Fai, è indispensabile. In esclusiva per le due giornate, per l’accesso al Teatro Romano non sarà richiesto il biglietto d’ingresso ma solo il contributo alla Fondazione”.
Tramite smartphone e tablet sarà possibile individuare i luoghi visitabili più vicini scaricando gratuitamente l’App Fai, dagli store Apple e Google.