La nave greca vola a Forlì ma in estate sarà finalmente protagonista a Gela

Sono i pregevoli reperti archeologici provenienti dalla Sicilia i protagonisti assoluti della mostra “Ulisse, l’arte e il mito”, organizzata dalla Cassa dei Risparmi di Forlì ai Musei San Domenico di Forlì in collaborazione con il Comune romagnolo, che sarà visitabile fino al 21 giugno.

Tra i reperti che hanno suscitato il maggiore interesse dai visitatori, la Nave arcaica, prezioso reperto rinvenuto nei fondali di Gela, esposta assieme a una parte del carico. Una porzione della chiglia, la ruota di poppa, il paramezzale e sette madieri (parte dell’ossatura dell’imbarcazione) e un cesto in fibre vegetali assieme a un tripode in bronzo (recipiente con sostegni a forma di zampa leonina) vengono mostrati ai visitatori mediante un supporto trasparente appositamente realizzato che consente di ammirare la nave e la tecnica di costruzione.

All’inaugurazione ha presenziato anche il governatore Nello Musumeci, accompagnato dalla soprintendente del Mare Valeria Li Vigni, dalla soprintendente dei Beni culturali di Caltanissetta Daniela Vullo e dal direttore del Parco archeologico di Gela Luigi Gattuso.

“La cultura – sottolinea il presidente della Regione – non ha confini. Abbiamo dato una lezione: due regioni, una del nord e una del sud, governate da due coalizioni diverse, grazie a Ulisse si sono incontrate. Ognuna ha dato il proprio contributo, aprendo una strada che sarà percorsa anche nei mesi futuri. Sono tante le cose che vorremmo organizzare a Gela, che è la città dal cui mare abbiamo tirato fuori questa meraviglia e sono convinto che un simile rapporto di collaborazione possa continuare, anche altrove”.

Dalla Soprintendenza del Mare di Palermo sono arrivati anche due rostri in bronzo, micidiali armi da guerra poste nella prua delle navi per speronare quelle nemiche. In esposizione anche venti lingotti in oricalco, un cothon corinzio e una antefissa fittile con gorgoneion, sempre provenienti dal mare di Gela. Dal Museo archeologico Salinas di Palermo è arrivata, invece, una pregevole scultura in marmo bianco facente parte del gruppo di Scilla, raffigurante il compagno di Ulisse ghermito da Scilla e un balsamario a forma di sirena proveniente dal santuario della Malophoros di Selinunte.

“La Nave arcaica – ha aggiunto Musumeci – viene per la prima volta presentata al pubblico, anche se in forma parziale, e ciò rappresenta l’inizio di un percorso già tracciato che in breve tempo porterà nel suo luogo di ritrovamento, Gela, l’intera imbarcazione ricostruita”.

In estate, per diversi mesi, la Nave greca inviata a Forlì verrà esposta in Sicilia, proprio a Gela, per la fruizione da parte del pubblico non solo siciliano, grazie alla struttura espositiva donata dalla Cassa dei Risparmi di Forlì. Successivamente tutta la nave, dopo che sarà interamente ricostruita, farà bella mostra, in maniera permanente nella sua struttura completa, presso il nuovo museo di Bosco Littorio.

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