Le mummie dei frati cappuccini di Palermo sono a rischio

Muffa nelle catacombe ema anche custodia e sorveglianza sono carenti

Nuovo allarme per il patrimonio culturale palermitano. Questa volta a finire nel lungo elenco sono le mummie delle catacombe dei frati cappuccini di Palermo, uno dei siti di maggiore interesse antropologico. L'allarme é stato lanciato dalla soprintendenza ai Beni culturali e ambientali dopo un sopralluogo che ha verificato la presenza di muffe, calcinacci, umidità, ragnatele e rifiuti. La custodia e la sorveglianza sono carenti e mancano indicazioni sui percorsi tra le nicchie che raccolgono oltre 1800 mummie. Altre sono custodite in varie casse.  
La mummia più conosciuta, studiata e visitata è quella della piccola Rosalia Lombardo, imbalsamata negli anni Venti, per la quale è stata realizzata una culla hi-tech per iniziativa degli studiosi dell'Eurac di Bolzano e del responsabile del progetto 'mummie siciliane', l'antropologo Dario Piombino-Mascali.
Già l'anno scorso Piombino-Mascali aveva scritto al presidente della Regione per segnalare il degrado del sito e per chiedere interventi per tutelare il "prezioso complesso funerario in uso tra la fine del XVI e la seconda metà del XX secolo". Le mummie delle catacombe dei cappuccini, sottolineava l'antropologo, "rappresentano una delle meraviglie più note della Sicilia, immortalate dalle parole di letterati come Alexandre Dumas, Guy de Maupassant, Fanny Lewald e Carlo Levi". 

 

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