Circa l'80% del totale del patrimonio dei beni culturali presenti in Sicilia non trova spazio nei musei ma rimane accatastato in depositi o magazzini. Ecco perché l'assessore regionale ai Beni Culturali Sebastiano Missineo ha proposto che vengano collocati in aeroporti e ospedali situati fuori dal territorio regionale perché possano ricevere la giusta valorizzazione. "Abbiamo avviato un negoziato con l'Enac per verificare la disponibilità di alcuni scali passeggeri di rilevanza nazionale, e con il ministro della Salute Ferruccio Fazio per individuare quella di grossi nosocomi nelle principali città italiane", ha annunciato Missineo nel corso di uno dei seminari inseriti nel programma delle Giornate dell'Economia del Mezzogiorno. E forse già entro la fine del 2012 si potrebbero partire con le prime due-tre esperienze pilota negli aeroporti di Milano e Roma.
Nel solo museo archeologico di Aidone, ad esempio, ha raccontato Missineo, "tra reperti integri e frammenti, si contano circa 40mila oggetti ancora accatastati nei magazzini per mancanza di spazio". A questi beni si deve poi aggiungere la ancora più misteriosa quantità di reperti archeologici ancora da portare alla luce con adeguate (e costose) campagne di scavo.