Dopo la ristrutturazione, l’ex dormitorio del Convento dei Benedettini riapre come sede museale a partire da mercoledì 21 dicembre, quando alle 17, sarà inaugurata la mostra “Trame mediterranee. Tessuti, ceramiche e gioielli dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina”.
Fino al 28 maggio 2023 sarà esposta una selezione di oggetti provenienti dal Museo delle Trame mediterranee attraverso i quali si può ammirare l’apporto del Medio Oriente nella cultura europea che, in Sicilia in particolare, si manifesta in quel sincretismo riscontrabile soprattutto nelle espressioni artistiche. La mostra, finanziata dal Dipartimento dei Beni culturali e dell’identità siciliana della Regione Siciliana, rafforza la collaborazione con il museo di Gibellina dal quale provengono costumi, gioielli, tessuti d’arte, ceramiche e manufatti nei quali è possibile cogliere quella matrice culturale che accomuna i popoli mediterranei.
“Finalmente i locali restaurati del Dormitorio dei Benedettini si aprono al territorio – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Elvira Amata – e lo fanno attraverso una mostra che esalta il simbolismo del Duomo di Monreale, bene riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità, in cui si fondono diverse componenti di provenienza storica e geografica eterogenea. Gli spazi dell’ex dormitorio che è collegato al chiostro di Santa Maria La Nuova dal lato sud orientale, diventano, attraverso gli oggetti esposti, un luogo simbolico di raccordo e l’occasione per rendere attuale la grande ricchezza di espressioni artistiche del periodo normanno: un tempo in cui la pacifica e fruttuosa convivenza tra popoli e civiltà differenti ha sviluppato quella vocazione al pluralismo”.
Nell’allestimento è stato usato lo stesso canone che distingue il Museo delle Trame mediterranee; i preziosi costumi, i gioielli e i tessuti esposti dialogano con opere d’arte contemporanea per mostrare gli elementi di continuità con il passato che caratterizzano ancora oggi la produzione artistica dei popoli che vivono nel bacino del Mare Nostrum.