I turisti che per Natale e Capodanno giungeranno in Sicilia troveranno i musei chiusi. È quanto prevede la direttiva della Regione, mentre dal Mibact è arrivata un’indicazione di segno opposto, con la ricerca di un’apertura almeno nel giorno di Capodanno.
Porte chiuse, dunque, alla Cappella Palatina di Palermo, alla Neapolis di Siracusa, alla Villa del Casale di Piazza Armerina ecc. Aperte, invece, la Valle dei Templi e il Teatro antico di Taormina e altri siti di Palermo come la Gam, l’Abatellis, Palazzo Mirto e l’Oratorio dei Bianchi.
Il problema non riguarda il personale che, attraverso Servizi ausiliari Sicilia, ha già dato la propria disponibilità. “Noi – dice Sergio Tufano, amministratore unico dell’azienda – abbiamo già incontrato i sindacati e abbiamo già anticipato nove dodicesimi del salario accessorio di quest’anno. Possiamo mettere a disposizione da 300 a 350 dipendenti”.
Il malcontento è tangibile tra gli operatori del settore e tra le guide turistiche. “Alcune prenotazioni – commenta Carlo Castello, referente provinciale delle guide – sono già andate in fumo. Si cercano alternative per accontentare i gruppi turistici che saranno in provincia durante le feste, ma certo chiudere musei e monumenti in giorni che registrano una importante affluenza turistica è una mortificazione per il territorio”.
Non tarda la replica di Carlo Vermiglio, assessore regionale dei Beni culturali, precisando che “in Italia e in Europa la maggior parte dei musei restano abitualmente chiusi nelle giornate di Natale e Capodanno, tranne qualche eccezione. In Sicilia, dai dati rilevati nel 2014 e nel 2015 si evidenzia che i flussi dei visitatori nei musei e nei siti rimasti aperti per Natale e Capodanno – ha aggiunto l’assessore – non sono così significativi da compensare i costi della doppia indennità spettante al personale di custodia. È stata tuttavia prevista l’apertura di alcuni siti tradizionalmente più visitati, come il Parco archeologico di Agrigento o il Teatro di Taormina.
È massimo l’impegno di quest’amministrazione nel valorizzare il nostro patrimonio culturale tutto l’anno. La recente organizzazione per poli museali – ha concluso – attuata dal Dipartimento, consentirà ai responsabili delle strutture museali di promuovere al meglio i singoli siti e i musei avvalendosi, dove occorre, di una maggiore flessibilità nell’utilizzo del personale”.