‘Musica e parole’ in 7 eventi: Partanna ricorda Tusa

Il Castello Grifeo, la Chiesa Madre e l’area archeologica di Stretto Partanna, tre luoghi poco conosciuti ma di alto valore artistico, ospiteranno dal prossimo 8 luglio al 22 agosto la prima edizione del Festival “Musica e parole per un’estate a Partanna” in memoria di Sebastiano Tusa, realizzato dal Comune e della Fondazione intitolata all’archeologo e assessore regionale ai Beni culturali tragicamente scomparso nel 2019.

Il programma spazia dall’antica canzone siciliana alla musica contemporanea, dal teatro alla musica barocca, all’opera dei pupi. Sono sette manifestazioni ideate con la consulenza artistica del musicologo Daniele Ficola, componente del Cda della Fondazione, nel solco delle linee guida di Sebastiano Tusa, che con Partanna aveva un legame culturale molto profondo.

Il Festival si apre al sito archeologico con un capolavoro del teatro musicale di Claudio Monteverdi: “Il Combattimento di Tancredi e Clorinda”, nel quattrocentesimo anniversario della sua prima rappresentazione. L’opera andrà in scena abbinata al Cunto di Maurizio Maiorana sullo stesso argomento.

Le linee guida della programmazione si svolgono secondo un percorso che privilegia l’interazione emozionale fra musica e parole. Così “Intorno a Beatles Songs e altre canzoni” dell’Ensemble di musica contemporanea, diretto da Fabio Correnti con la voce di Daniela Spalletta nel Castello Grifeo e il Coro di voci bianche del Conservatorio, diretto da Antonio Sottile nella Chiesa Madre, saranno affiancati dall’Orchestra a plettro di Emanuele Buzi al sito archeologico e da “Canzoni e Canti fra Sicilia antica e Belle époque” al Castello Grifeo.

Il 23 luglio il sito archeologico sarà la scena di “Con le mie ali, alla ricerca di sé stessi per cambiare il mondo” del Teatro Biondo, a cura di Gigi Borruso, con la partecipazione di Pamela Villoresi e le musiche originali di Giuseppe Rapisarda.

Infine, il 22 agosto sempre al sito archeologico, il Festival si chiude con “L’ira di Achille”, spettacolo con musica dal vivo ideato e recitato da Mimmo Cuticchio. Tratta dall’Iliade, la rappresentazione con i pupi è pensata non per il piccolo boccascena, ma per il grande palcoscenico.

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