Vedute cittadine, paesaggi rurali e il mare sono solo alcuni dei soggetti in collezione permanente che da oggi, mercoledì 16 dicembre al 4 gennaio 2021 diventano grandi installazioni luminose create ad hoc per essere ammirate a distanza tutto il giorno e tutta la notte durante le feste di Natale: cinque finestre del primo piano e altre cinque del secondo di Villa Zito sono state aperte e sigillate con dei plexiglass per offrire alla città il passaggio dinamico di opere che raccontano la Sicilia tra scorci di Palermo in chiave autunnale, assolati paesaggi di campagna, marine liquide e l’Etna in piena eruzione.
Allestite in una versione digitale e animata su dei ledwall di grande formato, sono 24 le opere del progetto “La cosmesi dell’immaginario: rinascere dalla bellezza” che scorrono di finestra in finestra per essere godute dall’esterno e da una distanza significativa mentre l’edificio monumentale sede di Fondazione Sicilia resta illuminato per una fruizione ottimale: un’operazione che mescola le correnti artistiche presenti sull’Isola tra l’Ottocento e il Novecento alle nuove tecnologie per regalare bellezza e arte a chi si trova a passare durante il periodo delle Feste permettendo all’arte di uscire dallo scenario istituzionale e diventare pubblicamente godibile dal tratto di via Libertà che si trova tra via Di Marzo e via Notarbartolo.
“Abbiamo voluto condividere con la città di Palermo e con le persone che qui sono di passaggio almeno un po’ della bellezza custodita nelle sale espositive di Villa Zito che, come tutti gli spazi culturali del mondo, è negato alla fruizione del pubblico a causa dell’episodio pandemico. Abbiamo voluto aprire una finestra reale e metaforica sulla cultura in un momento di particolare difficoltà, di distanza, di solitudine che mai dovrebbe caratterizzare le feste di Natale – commenta Raffaele Bonsignore, presidente della Fondazione – Nel rispettoso sacrificio che è doveroso affrontare oggi, Fondazione Sicilia ha voluto dare un segnale di resistenza con l’offerta di un piccolo momento di gioia, permettendo all’arte di uscire dai suoi spazi canonici e assottigliare ancora di più quella distanza tra istituzione e pubblico proseguendo un lavoro già avviato. Infatti – continua Bonsignore – questo progetto è una sorta di apripista a un più ampio programma che prevede la fruizione delle opere della collezione permanente presente a Villa Zito e a Palazzo Branciforte da remoto da parte delle scolaresche: anche la cultura si piega nei momenti di emergenza, restando però un faro per gli animi di tutte e tutti e avvalendosi dei nuovi mezzi che l’innovazione ci mette a disposizione”.