Palermo, si inaugura nuovo visitor center dello Steri

Si inaugurerà domani, venerdì 24 febbraio alle 18 il nuovo visitor center di palazzo Chiaromonte a palermo. Si tratta della realizzazione tangibile di un successo inarrestabile: dalla sua riapertura l’1 aprile dello scorso anno, e in soli otto mesi, l’hosterium magnum voluto da Manfredi I Chiaromonte e oggi sede del Rettorato dell’Università di Palermo, ha contato 30mila visitatori.

Ora si è pronti per un ulteriore passo che renderà lo Steri sempre più internazionale anche nei servizi rivolti al pubblico. Nelle sale che furono protagoniste della rilettura architettonica di Carlo Scarpa, nasce un front-office e biglietteria con annesso bookshop: pubblicazioni e guide dedicate, prodotte, anche, dal Sistema Museale e da Unipapress, volumi di storia e arte; ma anche due linee diverse di merchandising, una dedicata allo Steri e un’altra alla sua “regina”, la Vucciria di Renato Guttuso, da un anno e mezzo nella sua nuova sede musealizzata visibile a pochi passi (nella foto in basso); e prima protagonista del percorso di visita del complesso monumentale, che comprende la Sala dei baroni con il soffitto trecentesco (visibile tramite smARTable), le carceri con i graffiti dei prigionieri della Santa Inquisizione (visita arricchita da una App dedicata), la quadreria della Regia Università, un percorso espositivo attraverso le collezioni dell’Università.

“E’ un progetto complesso che nasce dalla sinergia tra pubblico e privato e permetterà di accrescere la reputazione internazionale dello Steri – dice il rettore Massimo Midiri – Ma il visitor center è stata anche una vera e propria palestra per i nostri ragazzi che hanno collaborato alla nascita degli arredi e alle visite guidate. Lo Steri prima di essere un sito monumentale, è la sede del Rettorato quindi il cuore della cultura della città”.

“Nato dalla sperimentazione con il SiMuA già avviata all’Orto Botanico, lo Steri è l’esempio della felice sinergia tra pubblico e privato: uno spazio museale che risponde alle esigenze di un visitatore internazionale sempre più attento – interviene il direttore di CoopCulture, Letizia Casuccio -; e nello stesso tempo, un luogo straordinario che racconta le stratificazioni della città come nessun altro”.

Il visitor center sarà quindi la porta d’ingresso dedicata al visitatore, il primo approccio: uno spazio arioso, dal disegno contemporaneo che non stride con l’ambiente monumentale; un luogo dove acquistare i biglietti, chiedere informazioni sugli eventi, prenotare le visite guidate, sfogliare libri preziosi o scegliere un notebook con un particolare stilizzato della Vucciria. Per poi iniziare la visita con un’immersione a 360 gradi nella storia dei Chiaromonte, a partire dal loro albero genealogico, e passare ad alcuni reperti di uso quotidiano nelle nobili corti del tempo, che giungono dalle collezioni del Museo archeologico Salinas, grazie ad un accordo con il SiMuA.

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