Al via i primi due lotti di lavori di riqualificazione ambientale, restauro archeologico e valorizzazione dell’isola di Mozia, nella laguna dello Stagnone a Marsala. Tra gli interventi previsti nuovi percorsi di visita e miglioramento di quelli esistenti, sistemazione del verde e degli arredi esterni, realizzazione di una rete wi-fi e di un’app, rilievo aerofotogrammetrico dell’area e installazione di stazioni multimediali e biciclette elettriche.
La prima tranche di opere sarà avviata entro il 2018 per un importo di 1,5 milioni di euro. Nel primo quadrimestre del 2019 verrà consegnata anche la parte degli interventi – attualmente in fase di gara – relativi al restauro archeologico per un importo di tre milioni di euro.
“L’isola di Mozia – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali Sebastiano Tusa – merita un sistema moderno di fruizione, al passo con gli standard europei. Gli interventi che abbiamo messo in campo, al di là del valore aggiunto scientifico e di studio che porteranno, consentiranno la realizzazione di un nuovo modo di visitare uno dei principali insediamenti commerciali fenici nel cuore del Mediterraneo, meta annuale di migliaia di turisti che sicuramente apprezzeranno gli itinerari e le modalità di visita”.
Il progetto vedrà la sua completa realizzazione entro il 2020.
“Continua l’azione del mio governo – dice il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci – per accelerare la spesa dei fondi comunitari. Dopo le zone archeologiche di Camarina e Cava d’Ispica, dove sono partiti lavori per circa sei milioni di euro, sull’isola di Mozia inizia la fase di ammodernamento dei sistemi di fruizione”.