Al via il restauro del salottino di Palazzo Mirto: cantiere aperto per i visitatori

È partito e potrà essere ammirato anche dal pubblico il restauro del “salottino da conversazione in stile olandese” di Palazzo Mirto di Palermo. Il salottino, probabilmente realizzato a inizio ‘800, è decorato con fiori dipinti e decorazioni plastiche in foglia d’oro: composto da quattro sedie, due poltroncine e un divanetto due posti, si trova nel “salotto verde” al secondo piano della casa Museo di Palazzo Mirto, che racconta la vita quotidiana di una famiglia aristocratica siciliana.

Adesso, viene restaurato da Le Vie dei Tesori, che ha destinato alla sponsorizzazione parte dei contributi versati dai visitatori per l’ingresso con visita guidata ai dieci luoghi aperti durante la Biennale Arcipelago Mediterraneo promossa dal Comune di Palermo.

Il restauro, effettuato a cantiere aperto e con prodotti ecocompatibili, è stato avviato. Dunque, visitando il museo, si potrà seguire il lavoro dei restauratori Ginevra Lo Sciuto e Gianfranco Di Miceli, della Properart Società Cooperativa.

“Già nell’inventario dei beni allegato all’atto di donazione del Palazzo, nel 1983, il divanetto, le poltrone e le sedie, con accese decorazioni floreali e intagli in foglia d’oro nel tipico gusto nordeuropeo, risultavano al secondo piano, nel salotto verde adiacente alla camera da letto – racconta il direttore di Palazzo Mirto, Giovanna Cassata. – Siamo molto contenti di questa sponsorizzazione che da tempo auspicavamo e che consente di recuperare l’ultimo tassello di una stanza in cui tutto il resto era stato già restaurato, dai dipinti ai tessuti”.

“Dopo avere fatto conoscere a decine di migliaia di cittadini e visitatori gli splendori di Palermo – dice Laura Anello, presidente dell’associazione de Le Vie dei Tesori – ci piace adesso lasciare un piccolo segno del nostro impegno per la città. Siamo al lavoro per realizzare la prossima edizione del Festival Le Vie dei Tesori di ottobre, che quest’anno si allargherà oltre i confini di Palermo e riserverà molte sorprese. La nostra è una manifestazione che in gran parte si finanzia con il contributo dei visitatori per le visite nei luoghi, un crowdfunding che rende il visitatore insieme destinatario e protagonista della manifestazione”.

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