Quaranta tra i maggiori esperti e studiosi di archeologia e restauro a livello internazionale da domani saranno a Selinunte, al Baglio Florio, per 4 giorni, per confrontarsi sulle sperimentazioni compiute e sulle linee di tendenza nel campo della conservazione e riconfigurazione dei monumenti archeologici ma anche sugli interventi di ricerca e valorizzazione che potranno riguardare il tempio G, uno dei maggiori dell'antichità, oggi allo stato di rovina, che si trova all'interno del parco archeologico siciliano.
L'occasione è offerta dal convegno "Selinus 2011. Restauri dell'antico. Ricerche ed esperienze nel Mediterraneo di età greca", promosso dall'assessorato regionale ai Beni culturali, dalla Provincia di Trapani e dal Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa.
L'inaugurazione è in programma domani alle 17 al Teatro Selinus di Castelvetrano alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, dell'assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Missineo, del presidente della Provincia di Trapani, Girolamo Turano e dello scrittore Valerio Massimo Manfredi.
"Selinunte – ha detto Lombardo – è una delle nostre priorità. Qui sono stati destinati 8 milioni di fondi europei Po-Fesr 2007/13 e da questo impegno nasce la scelta di svolgere questo incontro, di altissimo livello scientifico, proprio a Selinunte. L'obiettivo è quello di attirare, in quello che è uno dei più vasti parchi archeologici d'Europa, un numero sempre crescente di visitatori e di valorizzare questo sito a livello internazionale".
Tra i momenti più importanti dell'iniziativa la tavola rotonda che si svolgerà a conclusione dei lavori, domenica alle 11, coordinata da Valerio Massimo Manfredi, durante la quale sarà presentato un modello di ricostruzione virtuale del tempio G. Dagli studiosi sarà lanciata, inoltre, la proposta di inserire Selinunte nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
"Riportare l'attenzione sullo straordinario patrimonio architettonico di Selinunte, di cui il tempio G è il mirabile esempio, e inserire l'intera area archeologica nella "World Heritage List" dell'Unesco – ha spiegato Sebastiano Missineo, assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana – è uno dei progetti prestigiosi che la Regione intende portare avanti nel settore dei beni culturali e per il quale sono già stati predisposti adeguati finanziamenti".