A distanza di quasi un anno finalmente è partito il progetto che racchiude vino, cultura e turismo all’insegna del connubio Settesoli-Selinunte. L’azienda vitivinicola siciliana ha deciso di contribuire alla valorizzazione del parco archeologico e lo farà con una raccolta fondi volta a migliorare uno tra i più antichi templi dell’acropoli, il Tempio C.
Nei supermercati di tutta Italia si trovano già le bottiglie, con l’apposito logo “Settesoli sostiene Selinunte”, che ritrae il Tempio C e il nome del progetto. Per ogni bottiglia di vino acquistata, 10 centesimi di euro saranno destinati a Selinunte. Per chi volesse donare qualcosa in più, c’è anche una confezione speciale da due bottiglie per la quale è prevista una donazione di un euro.
L’azienda vende oltre 2 milioni di bottiglie l’anno di vini della linea “Settesoli” e si stima che solo da questo canale saranno raccolte oltre 200.000 euro da destinare al sito archeologico. L’obiettivo è arrivare a quota mezzo milione di euro. Sono previste altre attività e tra i progetti immediati c’è quello del sistema di illuminazione della fortificazione est dell’Acropoli di Selinunte.
Contestualmente è stata lanciata anche una campagna pubblicitaria nell’area imbarchi dell’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, è stato messo on line un sito web sul progetto e in questi giorni a San Vito Lo Capo in occasione del Cous Cous Fest è stato allestito uno stand ad hoc.
“Spero che questa nostra idea – sottolinea il presidente Vito Varvaro – possa portare ad altri accordi che aiutino la manutenzione dei tanti beni culturali della Sicilia e quindi che favoriscano lo sviluppo turistico. I templi di Selinunte sono a due passi da Menfi e si inseriscono nel nostro contesto storico, culturale e artistico. È una grande sfida, noi ci crediamo. Sono sicuro che i consumatori risponderanno al nostro appello e tanti turisti saranno sempre più attratti dalle nostre unicità”.