“Entro questo mese avrò un preventivo vero che farò vedere a un finanziatore molto attendibile e importante che deve darci la sua definitiva adesione e che individuerà gli sponsor e a marzo sapremo con certezza se ci sarà un mecenate, da quel momento farò un decreto e ci sarà una gara per sapere chi farà i lavori. Credo che si potrà cominciare a mettere in piedi le prime colonne del tempio G di Selinunte entro sette mesi”. Lo ha annunciato l’assessore regionale ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi intervenendo al convegno “Valorizzazione e tutela dai rischi geologici della polis di Selinunte” al Baglio Florio del parco archeologico di Selinunte in cui sono stati presentati i risultati del primo di tre anni di una ricerca che i geomorfologi dell’Università di Camerino stanno svolgendo nel sito.
Per le sue dimensioni, il tempio G è considerato uno dei templi più grandi del mondo greco. Si fa risalire tra il VI e il V secolo avanti Cristo. Le forme architettoniche molto diverse fanno presumere che sia stato realizzato in un arco di tempo di circa 75 anni.
“Il prezzo della ricostruzione di ogni colonna – ha aggiunto Sgarbi – è intorno ai 600 mila euro. Ho chiesto preventivi a quattro diverse fonti e quello più autorevole è della Soprintendenza del mare, ente capofila, con la Soprintendenza del sito che hanno elaborato un progetto intorno ai 12 milioni di euro. Un altro progetto indicava una spesa di circa 5 milioni di euro e un altro, che prevede la ricostruzione anche della cella e di altre componenti del tempio si avvicinava ai 35 milioni di euro. Ho detto loro di mettersi d’accordo e di darmi un preventivo certo, che pare potrebbe essere intorno ai 15 milioni con la ricostruzione del solo peristilio. Il progetto – aggiunge – lo proporremo ai mecenati, cosa che potrebbe avvenire già nei prossimi giorni”.
E sulla notizia che una faglia attiva attraversa proprio l’area del tempio G, l’assessore ha detto: “Se per caso le conclusioni fossero così drastiche potremo anche non ricostruirlo e potremo ricostruire altri templi più piccoli”.