"I nostri beni culturali sono diffusi nel territorio e ne sono espressione, ed è lì che è giusto vengano mantenuti, compresi e ammirati. La realtà della nostra Isola non è per niente paragonabile alle grandi istituzioni mussali americane ed europee. La Sicilia non è il Louvre e non lo sarà mai. È un'altra cosa, può offrire un'esperienza diversa e i nostri sforzi sono diretti a dare forma e concretezza a questo tipo di offerta”. È quanto ha affermato Mariarita Sgarlata, assessore regionale ai Beni Culturali, in occasione della celebrazione dei 60 anni dell'apertura di Palazzo Abatellis. Sgarlata ha aggiunto che con i docenti presenti all’inaugurazione "si è parlato dello scenario, che da qui a qualche anno si determinerà, di 'un radicale analfabetismo artistico' e di come sia paradossale che uno studente possa diplomarsi in Moda, Grafica e Turismo senza sapere chi sono Giotto, Leonardo e Michelangelo". La Sgarlata ha parlato anche patrimonio culturale diffuso della Sicilia e di quale strategie applicare per valorizzarlo. "Devo dire – ha concluso – che non condivido per nulla questa imperante mitologia dei numeri, quasi che il valore di un'opera risieda esclusivamente nel mero calcolo numerico degli occhi che di sono posati più o meno consapevolmente su di essa".