Sos per 115 siti siciliani in stato di abbandono. Per i turisti lo spettacolo è sempre uguale: sono sporchi, trascurati e con bagni inaccessibili. Caso eclatante è il Teatro antico di Taormina che nonostante i 4 milioni di euro incassati nel 2014 non ha i fondi per le pulizie e nemmeno per smontare la copertura lignea e il palco necessari per l’allestimento degli spettacoli estivi. Di fronte a questa situazione, non è raro che i turisti all’uscita chiedono anche il rimborso del biglietto.
La causa, come si legge sul Giornale di Sicilia, sta nei problemi di bilancio della Regione che dall’inizio dell’anno non garantisce più le pulizie nei musei e nei parchi archeologici. I contratti con le imprese di pulizia sono scaduti a fine anno ed è impossibile rinnovarli perché in questo momento la spesa della Regione è bloccata. L’Ars solo giovedì scorso è riuscita ad approvare il bilancio provvisorio, che non è ancora stato pubblicato: dalla pubblicazione della legge dipende anche il ritorno in servizio degli ex operai Pip che possono effettuare il servizio di pulizia.
“E’ inaccettabile che i nostri tesori archeologici siano in stato di abbandono, in condizioni di degrado e sporchi, a causa di contratti scaduti con le imprese di pulizia. Problemi di bilancio della Regione non garantirebbero la pulizia ordinaria nei musei e nei parchi archeologici, senza considerare il blocco della spesa maturato nelle ultime settimane” osserva il deputato Michele Cimino, portavoce Pdr.
“E’ bene che l’assessore regionale ai Beni Culturali Antonio Purpura adotti necessari provvedimenti d’urgenza – aggiunge – individuando le somme necessarie al ripristino di questi servizi essenziali, per superare una situazione che potrebbe peggiorare. Non si può parlare di rilancio turistico a partire dai Beni Culturali ripetendo errori del passato”.