Sospeso bando per servizi aggiuntivi nei musei

Colpa di un ricorso di una società esclusa. Missineo: grave danno per turismo e siti

Stop al bando per l'affidamento ai privati dei servizi aggiuntivi di siti e musei siciliani. Il 13 dicembre il dirigente generale del dipartimento, Gesualdo Campo, ha sospeso "in autotutela" l'avviso a causa del ricorso al Consiglio di giustizia amministrativa presentato da Novamusa. "La società – dice Campo – è stata esclusa dal bando perché ha in atto un contenzioso da 30 milioni di euro con la Regione".
Per l'assessore ai Beni culturali, Sebastiano Missineo, "il ricorso e il conseguente ritiro del bando causano un grave danno alla Sicilia. Di fatto dovremo ancora attendere mesi per chiudere un bando sul quale puntiamo molto per rilanciare i nostri siti archeologici e museali".
Novamusa da anni gestisce i servizi aggiuntivi di siti importanti come il Teatro antico di Taormina, l'area archeologica di Selinunte e Segesta, la Neapolis e il museo Paolo Orsi di Siracusa. Ma dal 2008 ha in corso un contenzioso con l'amministrazione regionale perché quanto versa non corrisponde ai biglietti venduti. Dal canto suo, la Novamusa lamenta i mancati investimenti sui siti.
E proprio per il contenzioso in atto, è stata estromessa dalla gara. Ma non si è arresa: prima ha presentato ricorso al Tar, che però non è stato accolto, e quindi al Cga. "Eravamo pronti ad aprire le buste con le offerte economiche – sottolinea Campo – ma la legge ci impone di sospendere tutto se ci sono ricorsi pendenti da parte di società escluse".
A presentare le offerte per la gestione dei siti siciliani ci sono società che hanno lavorato per la Biennale e il Peggy Guggenheim di Venezia, e gruppi finanziari come la Global events management e Civita servizi. Ma per i siti di Ragusa e Caltanissetta e provincia non è arrivata alcuna domanda.

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