Stop ai ticket a un euro, per i musei siciliani e turisti pagheranno lo stesso

Fino a oggi visitare un museo nella propria provincia di residenza costava ai siciliani appena un euro. Un privilegio eliminato dall'assessorato regionale ai Beni culturali dopo che la Ue ha bacchettato la Sicilia con una sentenza della Corte di Giustizia europea, secondo cui l'istituzione di tariffe agevolate per i residenti "costituisce un atto discriminatorio fra i cittadini". Dunque, adesso, anche i residenti pagheranno il prezzo intero dei ticket (che oscilla dai 6 ai 10 euro), proprio come i turisti.
Nel 2013 la Regione ha incassato 16 milioni di euro dalla vendita dei biglietti nei musei, parchi e aree archeologiche. L'assessorato stima che lo stop dell'agevolazione porterà nelle casse pubbliche circa 1 milione e 600 mila euro in più (pari al 10%), se si considera che su un totale di 2 milioni di visitatori, circa 200 mila sono stati i biglietti acquistati dai siciliani per visitare i siti nella propria provincia di residenza.
Rimangono, però, valide tutte le agevolazioni finora in vigore. Biglietti gratuiti per i ragazzi fino a 18 anni, gli over 65, i giornalisti e gli insegnanti che accompagnano le scolaresche, mentre per gli studenti dai 18 ai 24 anni riduzione del 50%.

 

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