Trigilia e Bray per valorizzare territorio: il Sud-Est siciliano c’è

Folta rappresentanza di sindaci siciliani all'incontro con i ministri per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia e dei Beni culturali e turismo, Massimo Bray, che ha visto interessate le aree italiane coinvolte nel progetto "Cultura in movimento". Il programma punta, attraverso fondi europei dedicati, a sviluppare progetti per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico nelle aree coinvolte, compreso il Sud-Est siciliano. Tra i 9 sindaci presenti, infatti 3 rappresentavano la Sicilia orientale, ovvero Enzo Bianco di Catania, Giancarlo Garozzo di Siracusa e Federico Piccitto di Ragusa.
"E' ufficialmente iniziata – sottolinea Piccitto – la fase operativa del progetto che vede Ragusa protagonista insieme ad altre realtà siciliane ed italiane. Un'opportunità da concretizzare entro l'anno ed è per questo motivo che attiveremo subito gli uffici comunali competenti che, di concerto con quelli ministeriali, realizzeranno in tempi brevi una scheda progettuale di interventi. Tra questi, ad esempio, potrebbero rientrare anche interventi per una migliore fruizione del Castello di Donnafugata. D'altra parte lo spirito, ribadito dal ministro Trigilia con particolare riferimento all'area iblea, è quello di far partire immediatamente l'iniziativa per ottenere risultati concreti nell'arco di quest'anno. Una linea che registra la nostra piena condivisione. Nel corso del vertice, i tecnici ministeriali hanno illustrato le potenzialità economiche del Mezzogiorno italiano, compresa l'area iblea. I flussi turistici nella nostra città relativi allo scorso anno – continua il sindaco di Ragusa – registrano un deciso aumento dei visitatori stranieri, a fronte di un calo di quelli italiani. In questa fase, il nostro obiettivo è quello di intercettare tale flusso, specie attraverso un volano cruciale quale l'aeroporto di Comiso. Una possibilità che potrebbe essere ulteriormente sostenuta dall'iniziativa "Expo delle Regioni" – conclude – nella quale il territorio del sud est siciliano potrebbe intercettare i flussi di visitatori stranieri in arrivo".

 

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