Un futuro migliore per il Satiro danzante

In arrivo fondi per migliorare allestimento con effetti sonori, microclima e multimedialità

L'ultimo caso ha riguardato alcuni quadri di Antonello da Messina diretti al Mart di Rovereto per una mostra sull'artista siciliano del ‘400 e bloccati all'ultimo minuto dal governatore Rosario Crocetta (che alla fine però ha ceduto e li ha lasciati partire). Il problema è stato lungamente dibattuto negli ultimi anni ma ancora non si è trovata una soluzione anche se Crocetta adesso ci sta pensando seriamente. In tanti, forse troppi, dall'estero, ma anche dall'Italia, chiedono di esporre i tesori siciliani ma i prestiti non sempre sono concessi. Altrimenti cosa resta alla Sicilia da offrire ai turisti?
Eppure, questi tesori che restano in Sicilia, quasi mai vengono valorizzati adeguatamente. Caso lampante è il Satiro danzante. Dopo un tour che lo ha portato da Tokio a Parigi e Londra, è tornato a casa: al museo di piazza Plebiscito, nel cuore di Mazara del Vallo. Un museo piccolo, senza aria condizionata, in cui il ticket d'ingresso costa 6 euro per un percorso che comprende alcuni pezzi ritrovati negli scavi e nelle immersioni nei fondali della zona. E solo alla fine, sistemato davanti all'uscita, in una posizione infelice, con una luce che non lo valorizza, ben lontano dall'abside, ecco il Satiro.
Perché stupirsi, allora, se alla Royal Academy of Art di Londra centinaia di migliaia di persone sono accorse per ammirarlo mentre in Sicilia le presenze al museo del Satiro sono in costante calo? Nel 2011 sono stati 35.256 gli ingressi (di cui 15.191 paganti, con un incasso di poco più di 81 milioni, mentre l'anno scorso i biglietti staccati sono stati 31.688, con 62.209 euro prodotti da 13.816 persone che hanno pagato.  
Più positiva sembra essere stata l'estate 2013: dati ufficiosi parlano di 16mila presenze fra luglio e settembre, 50mila euro di incassi, con un trend del 25% di crescita. L'obiettivo ora è migliorarne la fruizione con l'apporto della multimedialità e della didattica museale. E questo succederà, con 480mila euro di fondi Ue "per valorizzare il Satiro con una cornice emozionale adeguata" annuncia l'assessore regionale ai Beni culturali Mariarita Sgarlata. 
"Miglioreremo l'allestimento – annuncia Laura Livigni, direttore del museo – spostando la statua nell'abside e lo arricchiremo con effetti sonori, microclima e multimedialità". Pronti anche tre nuovi itinerari collegati al Satiro: chiese, musei e città araba mentre ancora non si sa quando partirà il biglietto unico con Selinunte e con Segesta. Quello con il Pepoli di Trapani c'è già e costa 8 euro.

editore:

This website uses cookies.